Winhart Sebastião João redentorista

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Fratello Sebastião João Winhart, C.Ss.R. 1864-1954 – Baviera

Fratello Sebastião João Winhart, C.Ss.R. 1864-1954.

Il redentorista Fratello Sebastião João Winhart, 1864-1954, Baviera, Provincia di Monaco, poi Vice-Provincia Brasiliana.Una vita isolata, nascosta e sofferente per la lebbra, trascorsa nel Sanatorio, sempre con la speranza di poter (invano) ritornare tra i suoi confratelli. Morì a quasi 90 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Winhart
  • Nome = Sebastião (João)
  • Nazionalità = Baviera – (Provincia di Monaco)
  • Nato = 20-Mar-1864
  • Morto = 30-Gen-1954
  • Professione = 16-Ott-1893

Il redentorista Fratello Sebastião João Winhart, uno di quei vecchi crocifissi di sacrestia che nessuno vede, e nessuno considera. Questo era fratello João. Sconosciuto e dimenticato, è stato una vittima scelta da Dio per un martirio di lunghi anni trascorsi nell’isolamento di un lebbrosario.

Tedesco, nato nel 1864, professò nella C.Ss.R. nel 1893 e nel 1908 arrivò in Brasile. Ha lavorato in alcune nostre case. Attaccato dal morbo di Hansen, ha dovuto essere ricoverato in ospedale nel Sanatorio di Sant’Angelo, Cocais, e, infine, a Pirapitingui, dove morì
Malato incurabile (a quel tempo), sapendo parlare a malapena un po’ di portoghese, ebbe molto da soffrire, nella speranza, sempre frustrata, di poter tornare un giorno alla vita comune.

Per rincuorarlo (come sempre) i medici gli parlavano di analisi favorevoli, accentuando i miglioramenti. Con ciò gli si alimentava un sogno che mai si realizzò: il ritorno nelle nostre comunità. Nei suoi ultimi anni fu assalito da dubbi e scrupoli che lo hanno portato quasi alla disperazione, come emerge attraverso alcune lettere che si conservano.
Nel 1945 poté celebrare il Giubileo di Diamante della sua vestizione. Fu una consolazione, e una delle poche gioie che ebbe nel suo isolamento.

Nel 1951 scrisse al Provinciale: “Presento a V.R. la mia situazione di tristezza e di sconforto… Se il Padre che è qui (Cocais) conoscesse il tedesco, non sarebbe così difficile per me … Il mio stato di coscienza non mi dà pace giorno e notte … Quasi non sopporto più il peso di questa vita.  Posso solo piangere e pregare. Sembra che questo non finirà … Ho 88 anni, e la morte è vicina … Mi consegno alla santa volontà di Dio …. che è sempre la cosa migliore”.

Il 1 gennaio 1954, a 90 anni, la morte lo ha preso per la nostra comunità eterna. Per l’anniversario della sua morte, il cappellano di Pirapitingui ha scritto, riferendosi al nostro Fratello: “Era un religioso esemplare. Si alzava presto; faceva la meditazione, seguendo il libro di Stix e poi la preparazione alla Comunione, che riceveva nella sua stanza … Ha sempre sofferto con pazienza, mentre aspirava a tornare un giorno nella sua comunità”.

CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
Pe.Isac Barreto Lorena C.Ss.R (In memoriam)
Pe.Vitor Hugo Lapenta CSsR
Pe.Flávio Cavalca Castro CSsR 

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