Welyczkowskyj Vasyl redentorista

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Beato Vasyl Welyczkowskyj, C.Ss.R. 1903-1973 – Ucraina / Canada.

Beato Vasyl Welyczkowskyj, C.Ss.R. 1903-1973.

Il redentorista Mons. Mons. Vasyl Welyczkowskyj, C.Ss.R. 1903-1973,  Ucraina, ViceProvincia Ruteniense in Canada, dove approdò nel 1972 a seguito della espulsione dall’Ucraina. È stato riconosciuto martire per la persecuzione subita e per la morte dovuta all’azione lenta, ma inesorabile di una iniezione letale; e dichiarato Beato il 27 giugno 2001 da Giovanni Paolo II insieme ad altri martiri ucraini.
Il redentorista Mons. Mons. Vasyl Welyczkowskyj, C.Ss.R. 1903-1973, Ucraina, ViceProvincia Ruteniense in Canada, dove approdò nel 1972 a seguito della espulsione dall’Ucraina. È stato riconosciuto martire per la persecuzione subita e per la morte dovuta all’azione lenta, ma inesorabile di una iniezione letale; e dichiarato Beato il 27 giugno 2001 da Giovanni Paolo II insieme ad altri martiri ucraini.

Dati ufficiali

  • Cognome = Welyczkowskyj
  • Nome = Vasyl
  • Nazionalità = Ucraina – ViceProvincia Ruteniese in Canada
  • Nato = 01-Giu-1903
  • Morto = 30-Giu-1973
  • Professione = 29-Ago-1925
  • Sacerdote = 09-Ott-1925
  • Vescovo = 04-Feb-196
  • Beatificato = 27-Giu-2001

 

Mons. Vasyl Welyczkowskyj è nato il 1° giugno 1903 a Stanislav, ora Ivano-Frankivsk, in una famiglia sacerdotale. Inizialmente, studiò presso la scuola del villaggio (per 3 anni) e più tardi nella scuola basiliana per i ragazzi.

Nel 1918 Vasyl fu aggregato alla Compagnia dei Fucilieri e rimase in un campo polacco, da dove miracolosamente scampò.
Nel 1920 iniziò gli studi presso il seminario di Lviv, dove il 19 maggio 1924 fu ordinato diacono dal metropolita Andrej Szeptycki. Nello stesso anno, il 2 agosto, entrò nel noviziato redentorista che iniziò il 28 agosto. L’anno seguente, il 29 agosto, fece i primi voti e il 9 ottobre, ricevuta la dispensa per la giovane età (aveva solo 22 anni) ricevette gli ordini sacri dalle mani di Mons. J. Botsyana.

Dopo l’ordinazione, il giovane prete divenne insegnate del giovenato e socio dei fratelli. Alla fine di luglio 1927 Padre Vasil andò in Belgio per imparare un po’ di francese, ma per breve tempo, perché ritornò il 4 settembre e fu inviato a Stanislav.
L’anno seguente, il 13 novembre, P. Vasyl fu assegnato a Volyn Kovel, dove rimase fino a al 20 luglio 1935, quando ritornò a Stanislav. Qui, nella primavera 1938, Padre Vasyl è stato il rettore locale e qui per la prima volta dovette confrontarsi con il regime sovietico.

Ai primi di gennaio 1942 si recò a Kamenetz-Podolsk, per svolgere il suo lavoro, quando i tedeschi furono costretti a lasciare la città. Nel giugno 1942 fu rettore a Ternopil tra le incertezze della guerra che durarono a lungo. Nel luglio 1943 fu di nuovo a Stanislav, e all’inizio dell’aprile seguente, nel 1944, fu ancora una volta a Ternopil, dove fu arrestato il 9 Agosto 1945 e condannato a 10 anni di lavori forzati.

Nel 1955 Padre Vasyl ritornò a Leopoli (Lviv), inserendosi nelle attività ecclesiali clandestine e divenendo vicario del Metropolita Josyp Slipyj. Nel 1959 ricevette la nomina episcopale, ma solo 4 anni più tardi ricevette l’ordinazione dalle mani del Metropolita Josyp, in un albergo di Mosca il 4 febbraio 1963.
Nel 1968 iniziò una nuova ondata di persecuzioni. Dopo diverse perquisizioni il 2 gennaio 1969 il vescovo Vasyl fu arrestato per la seconda volta: tre anni di carcere.

Il 27 gennaio 1972 il vescovo Vasyl ebbe insieme scarcerazione ed espulsione dall’Ucraina. Ricevuta una iniezione letale mons. Welyczkowskyj fu trasferito in Jugoslavia. Nel giugno dello stesso anno arrivò in Canada, dove morì il 30 giugno 1973.

Per il martirio di fedeltà a Cristo, Papa Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001 lo ha dichiarato Beato. E l’anno seguente, il 16 settembre, le sue reliquie gloriose furono traslate nella chiesa di S. Giuseppe a Winnipeg.
Il Vescovo Vasyl morì a 70 anni di vita, a 48 anni dai primi voti, a 45 anni dai voti perpetui, a 48 anni sacerdozio e a 10 anni di episcopato.

 

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Profilo biografico
tradotto dall’originale
a cura di P.S. Brugnano
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Altro profilo
Basilio Velyčkovskyj
, vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina «clandestina», nacque il 1° giugno 1903, a Stanislaviv (Ivano-Frankivsk).

Entrato nel 1920 nel seminario di Lviv, dopo il diaconato fu ammesso nella Congregazione del Ss. Redentore. Ordinato sacerdote il 9 ottobre 1925, si dedicò per oltre vent’anni alle missioni tra la gente semplice dei villaggi e delle città anche fuori dell’Ucraina Occidentale.

L’11 aprile 1945 venne arrestato insieme alla gerarchia greco-cattolica. Condannato inizialmente alla fucilazione, la pena gli fu poi commutata in dieci anni di prigione.

Liberato nel 1955, ritornò a Lviv, dove svolse clandestinamente l’attività pastorale. Nominato Vescovo nel 1959, potè essere consacrato solo nel 1963, a Mosca, in una camera d’albergo. Il 2 gennaio 1969 fu arrestato nuovamente e condannato a tre anni di reclusione, ma venne rilasciato dopo pochi mesi perché malato di cuore.
Il 27 gennaio 1972 le autorità sovietiche non gli permisero di ritornare a Lviv, ma lo invitatono a recarsi dalla sorella in Jugoslavia. Dopo un breve soggiorno in Jugoslavia si recò a Roma dove fu ricevuto da Paolo VI (8 aprile 1972).

Il 15 giugno 1972 andò a Winnipeg in Canada, dove morì il 30 giugno 1973, a seguito di una sostanza velenosa a lento effetto che gli era stata somministrata prima della sua partenza per la Jugoslavia.

(dal Messale Proprio Redentorista).

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