Volpicelli Pietro redentorista

P. Pietro Volpicelli (1737-1831). – Italia.

P. Pietro Volpicelli (1737-1831).

Nacque a Sarno al 1737.

All’ età di 12 anni fu talmente commosso da ciò che vide e sentì nella missione che fecero 14 Padri con a capo S. Alfonso nel 1749, che fin da allora prese la risoluzione d’ entrare nell’ Istituto, come fece 5 anni più tardi nel 1754.

«Io conobbi Alfonso dei Liguori – egli disse nel processo di beatificazione – alla missione di Sarno nel 1749. Mi confessai da Lui e ricevei dalle sue mani la Prima Comunione. Egli era il più povero tra i poveri».

Nel 1761 si trovava a Materdomini, quando il P. Villani, allora rettore di S. Angelo a Cupolo, vi venne a fare, per la prima volta, la Santa Visita; e, dopo lasciati importanti ordini, incaricò il P. Volpicelli di far mettere in esecuzione ogni cosa, fra lo spazio di due mesi, e dargliene avviso.

Il P. Volpicelli, sempre ubbidientissimo, e zelantissimo dell’osservanza, fece levare i colombi; fece pitturare la Porta del Collegio e vi fece porre sopra la Croce; e fece fare la sepoltura per la Comunità in Chiesa.

P. Volpicelli disse un giorno a S. Alfonso: «Fate un atto d’ amore, e Gesù sarà contento» – S. Alfonso gli domandò che cosa doveva dire, e il Volpicelli avvicinandosi all’ orecchio pronunziò queste parole: «Gesù mio, vi amo con tutto il cuore».
Non aveva ancora finito che il Santo con un movimento estatico, si levò di un palmo al di sopra della sua seggiola e urtò con la testa nel mento del suo interlocutore.
Qualche giorno dopo incontrando di nuovo il P. Volpicelli nei corridoi, tornò a domandargli come si faceva l’ atto d’ amore. Il Padre ebbe cura di starsene alquanto discosto nel ripeter la formula, e fece bene, perché, appena pronunziato il nome di Gesù, S. Alfonso andò ancora in estasi.

P. Volpicelli, colmo di anni e di meriti, volò al cielo l’ 11 febbraio, 1831, all’ età di 94 anni.
Nel novembre 1775 P. Volpicelli stava a Benevento col rettore P. Caione.

Fu celebre istruttore. Con le sue facezie, coi suoi gesti, e colla stessa sua persona faceva ridere anche chi non voleva ridere; per cui, dovunque, si affollava la Chiesa e riusciva ogni Missione. In un Paese gli stessi commedianti se ne andavano in Chiesa la sera per ammirarlo e invidiarlo: “Oh se l’avessimo con noi!”, dicevano.
(Berthe. 448).

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Profilo tratto da
Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone – vol.1
Pagani, Archivio Provinciale Redentorista
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La Cattedra Missionaria in un disegno del P. Salvatore Schiavone. Il Missionario vi svolgeva un’autentica “sacra sceneggiata” o di istruzione con toni sorridenti e accattivanti o di annunzio delle massime eterne con toni tremendi. – Il P. Pietro Volpicelli era formidabile nelle istruzioni: con le sue facezie, coi suoi gesti, e con la stessa sua persona attirava folle incredibili di fedeli.
La Cattedra Missionaria in un disegno del P. Salvatore Schiavone. Il Missionario vi svolgeva un’autentica “sacra sceneggiata” o di istruzione con toni sorridenti e accattivanti o di annunzio delle massime eterne con toni tremendi. – Il P. Pietro Volpicelli era formidabile nelle istruzioni: con le sue facezie, coi suoi gesti, e con la stessa sua persona attirava folle incredibili di fedeli.

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