Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 28 ottobre
Questo giorno vissuto con spirito redentorista
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1. Dalle Costituzioni e statuti 1. Statuti Generali – Sezione seconda – Il regime (Vice-)Provinciale. – Art. 2. Il superiore ( vice) Provinciale e il suo Vicario. 1. La loro elezione.
Il modo di eleggere il superiore (Vice-)Provinciale e il suo Vicario o di sostituire il Vicario se lascia la carica, deve essere determinato dagli Statuti (Vice-)Provinciali.
a) Il superiore Provinciale, il suo Vicario e il superiore Vice-Provinciale, dopo la nomina, devono essere confermati dal Governo generale.
b) Ma il superiore Vice-Provinciale, prima di avere la conferma dal Governo generale, deve essere approvato dal Consiglio Provinciale straordinario.
c) Invece il Vicario Vice-Provinciale ha bisogno solo della conferma dal Consiglio Provinciale straordinario.
d) Il superiore (Vice-)Provinciale e il suo Vicario siano designati per un triennio, salvo quanto prescritto dal diritto orientale. Al termine del triennio, possono essere designati nuovamente per un tempo analogo. (Stat. Gen. 153).
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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: Il Raccoglimento.
- Il raccoglimento ispira le leggi della retta conversazione che sono le seguenti: in società bisogna parlare, il mutismo è un difetto, bisogna lasciar parlare e far parlare mettendosi sullo stesso livello. Bisogna parlare bene, ma senza affettazione. Essere severi e liberi nella scelta delle conversazioni ed usare sempre espressioni semplici e delicate. Bisogna sopratutto coltivare l’arte della discussione cortese, avere la intelligenza delle situazioni ed infine sorvegliare le proprie parole, che devono respirare il raccoglimento dell’anima. (P. Désurmont).
- Testimonianza = S. Alfonso. – Leggi tutto.
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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi in Brasile
2013 – La Spiritualità Redentorista nel Fratello.
La vocazione del Fratello consacrato è un dono di Dio alla Chiesa. Il Fratello missionario è consacrato per servire, a suo modo, e permea la sua attività con la spiritualità redentorista, essendo Chiesa.
Pertanto, ogni Fratello deve essere consapevole della profondità dell’opera redentrice di Cristo; egli partecipa della comune dignità dei battezzati alla fondamentale comunione nella missione cristiana ed ecclesiale. La sua spiritualità e la testimonianza personale danno fecondità alla sua missione di consacrato.
Nel mondo, il Fratello redentorista può aiutare nell’organizzare la convivenza umana con il suo spirito di comunità: il lavoro e le attività sono animate dal carisma e dalla spiritualità con la luce della fede. E attraverso lo studio e gli insegnamenti fornisce un servizio di consapevolezza e stimola la responsabilizzazione delle persone.
Nella Chiesa cattolica, da secoli i Fratelli promuovono i valori umani di libertà, di fraternità, di giustizia, di uguaglianza e di pace, ben sapendo che queste qualità sono fondamentali nel Vangelo. Così, la vita di consacrato, realizzata e radicata nel Battesimo, è completa in se stessa, ed è ben diretta perché ha il suo fondamento nel mistero di Cristo.
“Il ruolo del Fratello Redentorista è segnato dalla sua testimonianza battesimale nella Chiesa, in quanto è viva memoria del Redentore “.
Il profilo del fratello è quello di una persona consacrata nella vita comunitaria e apostolica. E ciò rende consapevoli della responsabilità cristiana che richiede fede chiara e obiettiva, gioiosa speranza, umiltà attiva e disponibilità al servizio.
Il ruolo del Fratello Redentorista è segnato dalla sua testimonianza battesimale nella Chiesa e dal fatto che è memoria vivente del Redentore. Con il suo impegno realizza la promozione umana, integrando pace, giustizia e valorizzazione culturale. Nell’annuncio implicito ed esplicito, esalta le virtù e le opere umane attraverso la sua presenza e azione, condividendo visibilmente le sue qualità religiose e umane.
La società oggi richiede formazione e professionalità nei fratelli, perché essi mantengano un’ampia visione della realtà. Anche perché la spiritualità redentorista propone attenzione alle dimensioni politico-economiche, socio-culturali, tecnico-scientifiche e religiose. Così, si renderanno conto delle urgenze e delle necessità, dei meccanismi di oppressione e di emarginazione.
Tuttavia, queste prospettive presentate richiedono nel Fratello maturità umana, religiosa, coscienza vocazionale, esperienze di vita comunitaria, professionale e pastorale.
La Chiesa, nel mondo di oggi, ha bisogno ancora di approfondire la storia e la teologia dei consacrati, il loro carisma personale, e mostrare il valore e la bellezza di essere fratello consacrato, i suoi diversi modi di essere e di fare missione.
La spiritualità e il carisma redentorista, in ragione della propria natura, devono permeare la realtà del mondo, con l’azione diretta e indiretta dei suoi aderenti. È proprio dei Fratelli agire con solidarietà compassionevole, con fraterna vicinanza, con inserimento evangelico e con pedagogia accessibile.
Insomma, la vita consacrata redentorista ha il dovere e la responsabilità di continuare il Redentore!
Fratel José Mauro Maciel, C.Ss.R.
Missionario Redentorista
(traduzione dal portoghese: P. Salvatore Brugnano).
Leggi l’originale sul sito web.
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4. Un Canto di tradizione redentorista
O fedeli, se figli voi siete
(Alla Vergine Addolorata)
O fedeli, se figli voi siete
della Madre più tenera e pia,
se vi piace esser ari a Maria,
contemplate il suo fiero inartir.
Deh! a mirarla sul monte venite,
là vedrete la scena più atroce:
d’un figliolo che muor sulla croce,
d’una madre che il vede morir.
Demo cantata da Anna Risi.
[audio:/TradizRedARisi/40-OFedeliSeFigli.mp3]
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5. Una immagine al giorno.