Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 19 ottobre
Questo giorno vissuto con spirito redentorista
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1. Dalle Costituzioni e statuti 1. Statuti Generali – Sezione seconda – Il regime (Vice-)Provinciale. – Art. 1: Il Capitolo (Vice-)Provinciale.
II. Composizione.
Il Capitolo si compone di membri di diritto e membri di elezione (cf. C. 122,b).Quali siano i membri di diritto e quali di elezione sarà determinato dagli Statuti (Vice-)Provinciali, tenendo conto delle norme seguenti:
- a) saranno membri di diritto almeno i Consiglieri ordinari;
- b) sarà membro di diritto del Capitolo Vice-Provinciale il superiore Provinciale o un suo delegato;
- c) saranno membri di diritto del Capitolo Provinciale i superiori Vice-Provinciali o i loro delegati. (Stat. Gen. 144).
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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: Il Raccoglimento.
- Dove non vi è silenzio, non vi è raccoglimento, non vi è che disturbi e peccati. Uno dei maggiori beni che abbiamo dalla Congregazione è il beneficio del silenzio; e chi guasta il silenzio fa danno a sé e agli altri. (S. Alfonso).
- Testimonianza =P. Passerat. – Leggi tutto.
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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi d’Italia – Materdomini
1 settembre 2013 – Prima Festa di San Gerardo Maiella – L’evento… come un romanzo.
di Elisa Malanga
Dai paesi ancora addormentati, a piedi, nella notte… partire e viaggiare per giungere la mattina presto nel fermento della prima festa di San Gerardo. l pellegrini sono pieni di entusiasmo e di fervore, capaci di ritrovarsi tutti insieme nella preghiera e nei canti che li hanno accompagnati durante il tragitto.
Si fermano a bere un sorso d’acqua alla fontana dalle fresche acque all’ingresso del Santuario, quella con la statua di un fiero San Gerardo che li attende. Gli occhi luminosi di Marinella, Gerarda, Paola, Angela, Gerardo, Rosanna e Rachele si fanno allegri quando ci raccontano del loro viaggio, ognuno esprime ciò che sente nel cuore: “Siamo partiti alle quattro del mattino, da Sant’Andrea di Conza, siamo arrivati a piedi eppure adesso la stanchezza non si sente”. -“Abbiamo camminato uniti giovani ed anziani, soprattutto noi diciottenni con la voglia di arrivare che aumentava ad ogni passo”. – “Raggiungere Materdomini è una gioia che non si può descrivere, è come se qui la mia fede si rafforzasse: per me questa è una delle giornate più emozionanti dell’anno“… – “E quel brivido? Lo sentite anche voi un brivido lungo la schiena appena rivedete il volto di San Gerardo? lo soltanto per risentire quel brivido verrei a piedi dal Polo Nord”..
E come se l’armonioso rapporto tra Gerardo ed i suoi fedeli appartenenti ad un mondo giovane che calza scarpe da ginnastica e corre leggero verso il futuro, venisse rafforzato da questo procedere insieme, uniti nello spirito.
E ancor più è toccante scorgere l’emozione sul volto di chi a Gerardo si affida e consegna le speranze dei propri cari. Luisa Orlandi abita da molti anni a Milano, ma è originaria di Aiello del Sabato. È una donna dallo sguardo intenso e deciso, velato da una lacrima subito nascosta con delicatezza. Da piccola giungeva al Santuario con i genitori: “Ci venivo per affidare al nostro Gerardo mio fratello ammalato e qui trovavo la serenità – ci confida Luisa – oggi accompagno mio marito, ha il morbo di Parkinson ed abbiamo bisogno di tanta forza, quella che soltanto san Gerardo ci può dare”
La gioia di essere accolti in questo luogo di pace accomuna gli animi dei tanti fedeli che si preparano alla celebrazione eucaristica. È difficile descrivere l’attesa che si legge negli occhi di queste donne e di questi uomini così assorti in preghiera e riscaldati dal tepore di un dolce sole settembrino sul sagrato della chiesa. Le parole rivolte direttamente a loro da padre Antonio Perillo, Rettore del Santuario, danno inizio alle celebrazioni della giornata: “Benvenuti! A voi che sempre più numerosi venite ad onorare san Gerardo nella sua prima fesa e che rendete questa giornata viva e colma di gioia per la nostra Comunità Redentorista”.
Sono, queste, parole che danno il senso reale dell’accoglienza da parte di chi, con la presenza continua accanto ai fedeli, attende quelli che decidono di condividere, seppure per poche ore, l’intensa spiritualità di Gerardo Maiella.
Sulla condivisione si sofferma anche Mons. Pasquale Cascio – Vescovo della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia – nella sua omelia. “Giungiamo da posti diversi, ma intorno all’altare del Signore faremo tutti insieme Comunione con Cristo e tra di noi- rammenta Mons. Cascio- Siamo uniti anche dall’emozione e dal legame speciale che abbiamo con San Gerardo”. Ed il legame è forte per il Vescovo che, proprio nel Santuario di san Gerardo ha voluto farsi consacrare il 5 gennaio di quest’anno
“Il nostro fratello Gerardo ha creato intorno a sé un luogo benedetto dal Signore- spiega il Vescovo- siamo venuti a Materdomini per fare un’esperienza forte dell’amore di Dio. Siamo in tanti in questa piazza e tutti dobbiamo guardare a san Gerardo come ad un fratello, esempio di fede, di carità, di speranza. Accostiamoci a lui: facciamoci guidare dalla sua umiltà e dal suo amore concreto e grande. E, infine, tornando a casa, portiamo noi stessi la grazia ai fratelli che non sono potuti essere qui.
E proprio dei Redentoristi, che ogni giorno seguono gli insegnamenti di Gerardo, parla padre Davide Perdonò, Superiore Provinciale dell’Italia Meridionale: “È grazie ai confratelli che ogni giorno operano in questo Santuario – afferma padre Davide – se possiamo vivere intensi momenti di grazia insieme a San Gerardo. Pregate affinché ci siano tante sante vocazioni- è l’esortazione del padre Provinciale – e parlate di San Gerardo nelle vostre case: arriverà a tutti un incoraggiamento a vivere la fede in modo forte, vero ed autentico. Proprio come faceva Gerardo seguendo i principi del nostro fondatore sant’Alfonso.
L’invito di padre Davide non cade nel vuoto. Michelina Piserchia, di Carapelle, mi raggiunge e mi chiede: ‘Vorrei un video sulla vita di San Gerardo, voglio portarlo al mio paese per far conoscere questo meraviglioso figlio di Dio anche agli altri. lo l’ho incontrato in sogno – mi confida Michelina – non lo conoscevo, ma sognai un giovane con una croce ed un giglio che mi invitava a consegnare il fiore ad un certo Gerardo. Qualche giorno dopo incontrai una mia compaesana che aveva il genero di nome Gerardo il quale stava molto male. Gli raccontai il mio sogno e quando la signora mi mostrò l’immagine del nostro Santo ebbi un sussulto nel riconoscere il giovane del mio sogno. Così da allora vengo a Materdomini ed aspetto la processione per incontrare ed accompagnare Gerardo in questo tratto di strada comune”.
La gioia dell’incontro con il Santo esplode nei cuori dei fedeli durante la grande processione che si snoda nel pomeriggio lungo le vie di Materdomini e Caposele. Gli stendardi delle associazioni svettano sui tantissimi devoti raccolti nella piazza della Basilica. Semplici segni di fede si scorgono dappertutto, come straordinarie piccole luci che illuminano il cammino: una candela, un fiore, un crocifisso, un fazzoletto benedetto, una coroncina del Rosario. Ognuno accompagna Gerardo lungo il cammino a modo suo, eppure siamo tutti uniti nella preghiera e nel canto.
È questo il senso del pellegrinaggio a Materdomini: incontrare Gerardo, portare a casa tanta speranza e tanta gioia da condividere e camminare insieme a lui per la vita!
Da “In cammino con San Gerardo”, ottobre 2013, pp. 22-26.
4. Un Canto di tradizione redentorista
Lodate Maria
(Lodi a Maria)
Lodate Maria,
o lingue fedeli,
risuoni ne’ cieli
la vostra armonia.
Rit.
Lodate, lodate,
lodate Maria.
Maria, sei giglio
di puri candori,
che il Cuore innamori
del Verbo tuo Figlio.
Demo cantata da Anna Risi.
[audio:/TradizRedARisi/31-LodateMaria.mp3]
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5. Una immagine al giorno.