Vita Redentorista 227

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 15 agosto

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali – La formazione della comunità apostolica
Art. 4: La prima formazione alla vita apostolica.

a)  Se non si dispone altrimenti, sono delegati di diritto a ricevere la professione: il superiore della casa di formazione, il Prefetto degli studenti e il Maestro dei novizi.
b)  Della professione si redigerà un atto autentico, sottoscritto da chi emette la professione, da chi la riceve e da chi ne è testimone. (Stat Gen. 79).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: L’umiltà.

  • Pensiero = L’uomo che determinasse di mai curvare la testa, sarebbe un dannato e un futuro demonio dell’inferno! Non si va a Dio se non abbassandosi davanti a Dio. Felici quelli che hanno nel cuore e nello spirito qualche cosa dell’ignominia del Calvario. (P. Desurmont).
  • Testimonianza = P. Cafaro. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi nelle Filippine
2013 – “Vivere” nelle missioni all’estero
da Danilo Agustin Jr., C.Ss.R.

Sono stato inviato come missionario in una terra straniera, credendo che Dio mi ha chiamato ad essere lì. In questo luogo non familiare mi sentivo inabile per l’ignoranza della lingua. All’inizio tutto fu così difficile da mettere in discussione il significato del mio soggiorno.
Ma il periodo di acclimatazione ha il suo tempo. In seguito sono diventato parte del luogo e della Comunità. Ho iniziato ad apprezzare la mia presenza lì quando ho stabilito familiarità e connessione con il luogo.

Il processo di apprendimento viene naturalmente a secondo del carattere dimostrato. Sebbene io non voglia negare di aver opposto resistenza, è stato difficile imparare ad essere dipendente di nuovo quando avevo lottato per essere indipendente.
Contare molto su me stesso: ero accecato dal desiderio di poter fare molto lavoro. Ma non è accaduto, per il molto tempo in cui mi sono trovato in silenzio, osservando ed imparando dagli altri. Allora una volta mi sono detto: “Se riesco a comunicare, potrà andare meglio.”
Ero come sopraffatto dal pensiero di rimanere come paralizzato: non avevo mai pensato che si rimaneva soli se non si poteva comunicare. Ma poi ho capito che la comunicazione non avviene solo esprimendosi o parlando, ma che l’ascolto è la maggior parte di essa. Anche il silenzio o un semplice gesto può comunicare molto meglio di ciò che si dice.

Ancora, c’è stato un momento quando mi sono chiesto: “Che cosa ho portato con me da condividere con la gente che incontrerò?” Ero bloccato dalla domanda. Non potevo rispondere con i miei successi accademici o con gli anni di formazione o con la conoscenza che ho avuto di Dio nei miei studi di teologia, perché le circostanze avevano sfrondato del tutto il mio orgoglio. Non potevo contare molto su me stesso… e se Dio non mi aiutava, a chi mi aggrappavo?. Nella mia debolezza Egli era diventato la mia forza.
Poi ho sentito una voce che mi chiedeva: “Chi sono io?” In religioso silenzio sono stato costretto a rendermi conto di chi ero io e cosa condividere e comunicare con la gente.

Cominciare a divertirsi!
Allora le cose andarono meglio. Ho iniziato a cantare e ballare con la gente, a bere con loro in alcune occasioni e a lavorare con entusiasmo insieme a loro.
Ora avevo ritrovato me stesso non solo nel comunicare ma anche nell’essere presente, nel vivere e viaggiare con la gente. Ora ero felice di vedere le cose in una luce nuova ed imparare dalle storie della gente.
Ancora c’era molto da scoprire ed ho scelto di viaggiare di più per scoprire di più. Sono andato in luoghi dove sono rimasto incantato dalla loro bellezza e nei miei viaggi ho incontrato non solo volti ma amici.
Una cosa è certa: era un privilegio scoprire la presenza di Dio nella bontà della sua gente e nella bellezza della sua creazione.
(traduzione dall’inglese: P. Salvatore Brugnano)
Leggi il servizio originale.

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4. Un canto di S. Alfonso
Mondo, più per me non sei
(anima che si dà tutta a Dio)

Mondo, più per me non sei,
io per te non sono più;
tutti già gli affetti miei
l’ho donati al mio Gesù.

Ei m’ha tanto innamorato
dell’amabil sua Bontà,
che d’ogni altro ben creato
l’alma più desio non ha.

Mio Gesù, diletto mio,
io non voglio altro che Te.
Tutto a Te mi do, mio Dio,
fanne pur che vuoi di me.

Più non posso, o Sommo Bene,
viver senza del tuo Amor:
troppo già le tue catene
m’han legato e stretto il cor.

– Canta Coro Alfonsiano 1987.
[audio:/alfonso/19Valletta/01Mondopiu19.mp3]

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5. Una immagine al giorno.

Filippine 2013 – “E venne ad abitare in mezzo a noi!” – La missione ripercorre i passi del Cristo Redentore, che andava incontro alla gente e stava con loro. Così, i giovani redentoristi (come Danilo Agustin Jr che racconta la sua esperienza) si preparano alla missione presso popoli che non conoscono: Dio è già presente in loro ed essi aiuteranno ad amare questo Dio!