Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 13 agosto
Questo giorno vissuto con spirito redentorista
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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali – La formazione della comunità apostolica
– Art. 4: La prima formazione alla vita apostolica.
Quando si avvicina il tempo della professione, il candidato ne chiederà, per iscritto, l’ammissione al superiore (Vice-)Provinciale. (Stat Gen. 77).
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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: L’umiltà.
- Pensiero = Si è superbi, quando non si è positivamente umili. E non si diviene positivamente umili se non a forza di umiliarsi. Ricordati di questo: se tu non mangi ogni giorno e più volte al giorno il pane dell’umiliazione, puoi rinunziare a vivere di Dio. (P. Desurmont).
- Testimonianza = S. Gerardo – P. Desurmont. – Leggi tutto.
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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi da premio
2008 – Onorificenza giapponese al Redentorista Padre Gabriel Boudreault
di Gerard O’Connell, inviato speciale a Roma
L’Imperatore Akihito del Giappone ha onorato un sacerdote Redentorista canadese, padre Gabriel Boudreault per aver dedicato 56 anni di servizio al popolo giapponese nei settori sociali, culturali e religiosi.
L’imperatore ha premiato il Missionario con l’Ordine del Sole nascente, fondato dall’imperatore Meiji nel 1875, la sola onorificenza che il Giappone concede attualmente agli stranieri. Padre Boudreault ha ricevuto i Raggi d’oro con la distinta Rosetta, ordine di seconda classe.
L’ambasciatore Giapponese presso la Santa Sede, Kagefumi Ueno, ha conferito l’onorificenza durante una cerimonia il 4 giugno 2008 nella sua residenza di Roma. Tra i 30 illustri ospiti c’era un alto funzionario Vaticano, l’Ambasciatore del Canada presso la Santa Sede e il Superiore Generale della Congregazione Redentorista.
In primo luogo, l’ambasciatore Ueno ha descritto i motivi per l’onorificenza:
- Durante i 36 anni in Giappone (1950-86) padre Boudreault ha lavorato “a favore del popolo giapponese”, creando centri di assistenza in Ofuna e Kamakura, mostrando una capacità “di ascolto e di dialogo” e organizzando cori e programmi musicali apprezzati da credenti e no.
- Negli anni sessanta, dopo il trasferimento a Tokyo, il sacerdote Canadese ha preso una iniziativa unica e lungimirante. Con il permesso della Santa Sede, ha aperto la strada ai non-credenti di potersi sposare in una Chiesa cattolica.
- La dispensa era concessa solo se una coppia lo ne faceva richiesta e prendeva parte ad un corso sulla fede cattolica. In questo modo “molte persone si sono avvicinate e hanno familiarizzato con il cattolicesimo”.
- Il fatto che molti non credenti in Giappone oggi si sposano in chiesa, e il tentativo di portare la gente più vicino alla Chiesa si può definire come rivoluzionario.
- Due motivi che l’ambasciatore ha citato si riferiscono al tempo di padre Boudreault in Roma, dopo aver lasciato il Giappone, dal 1986 al 2006. Durante questo tempo il sacerdote è stato come un ponte tra il Giappone e cittadini giapponese con la Santa Sede e Roma, come primo approccio tra l’ufficio di collegamento episcopale giapponese di Roma con la Santa Sede e come consulente ecclesiastico all’ambasciata del Giappone presso la Santa Sede.
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Infine (ha detto l’ambasciatore Ueno), padre Boudreault merita l’onore perché per oltre 50 anni, nel suo incontro con la gente giapponese, ha sempre guardato con massimo rispetto le tradizioni, la cultura e i costumi di vita del Giappone, ed ha fatto conoscere in Europa compositori giapponesi e poeti.
Rivolto al Missionario ha dichiarato: “Da oltre 50 anni lei ha lasciato nei cuori di molti giapponesi una profonda e sentita ammirazione per le vostre attività in campo sociale, culturale e religioso.
Quindi, per riscaldare l’applauso, l’ambasciatore ha appuntato l’onorificenza sulla veste talare del sacerdote e gli ha consegnato il diploma di citazione, firmato dal primo ministro Yashou Fukuda.
Ringraziando l’ambasciatore giapponese, padre Boudreault ha detto: “Prima di ricevere questo dono, ho ricevuto molto, molto, dal Giappone e dai giapponesi. Il Paese si presentava ancora molto distrutto dalla guerra quando arrivai nel 1950. Ma quando ho visto le persone lavorare insieme con tanto coraggio per la ricostruzione del loro paese, ho sentivo energia e amore per il paese, ed ho capito un po’ l’anima del popolo.
Nel corso del tempo mi ha impressionato molto l’interesse, o meglio ancora, il culto della gente per la natura, il senso di armonia, la devozione e lo spirito della famiglia”. Nel cuore dei giapponesi c’è un senso di gratitudine, che ho sperimentato e che, a mia volta, ho cercato di vivere”.
Il missionario Boudreault lasciò il Giappone per lavorare in Africa, ma presto venne riassegnato a Roma per assistere i vescovi giapponesi come loro primo delegato presso la Santa Sede e come consigliere d’ambasciata. “Attraverso questi contatti ho imparato molto sulla speciale relazione tra Giappone e Santa Sede, e come ai tempi di San Francesco Saverio, i Papi hanno sempre mostrato “molto interesse” per il Giappone.
Anche i governanti giapponesi, soprattutto gli imperatori Meiji (1867-1912) e Hirohito (1926-1989), hanno tenuto i Papi in grande stima, e volevano relazioni diplomatiche con la Santa sede fin dal periodo Meiji: le relazioni che furono stabilite nel 1952”.
Terminando il suo discorso, padre Boudreault ha detto, “Kami ni Kansha!” (Siano rese grazie a Dio). Poi, inchinandosi verso l’ambasciatore, ha detto: “Arigato!” (Grazie!).
(traduzione dall’inglese. P. Salvatore Brugnano)
Leggi l’articolo originale in inglese
Vedi le Foto della cerimonia di Luis Roballo
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4. Un canto di S. Alfonso
Selva romita e scura
(anima amante di Dio desolata).
Selva romita e oscura,
che col tuo mesto orrore
sembri nel mio dolore
fatta compagna al cor;
Abbi tu dunque amica
pietà del mio tormento,
lasciami a mio talento
piangere e sospirar.
Piango, nè può giammai
finire il pianto mio,
finché il mio caro Dio
non torno a ritrovar.
Dove, mio Ben, Tu sei?
Ove da me ne andasti
lontano e mi lasciasti
misera senza Te?.
– Canta Coro Alfonsiano 1987
[audio:/alfonso/19Valletta/05SelvaRomita19.mp3]
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5. Una immagine al giorno.