Vita redentorista 152

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 1 giugno

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali
La Congregazione nella Chiesa
La nostra è una Congregazione esente, ma le singole case, di fatto e di diritto, fanno parte della Chiesa locale di cui condividono prosperità, peripezie, difficoltà, persecuzioni e tribolazioni. I nostri perciò hanno il dovere di assistere il popolo di Dio nelle sue necessità e di collaborare con tutte le forze con la Chiesa locale, secondo le esigenze della pastorale organica, ferma restando però l’identità del proprio Istituto. (Stat Gen. 4).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: La Purità.

  • Pensiero = Il cammino che conduce all’amore di Dio è la Purità di Cuore: consacrando a Dio la tua volontà con tutte le sue affezioni, ricordandoti che Dio è un Dio, geloso, che non ammette parte, ma vuole un cuore libero e vuoto da affezione terrestre. Purità di corpo: consacrando a Dio il tuo corpo con tutti i suoi sensi. (P. Pampalon).
  • Testimonianza = su S. Alfonso. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi e Benedetto XVI /2
La partenza di un grande uomo
di Réal Tremblay C.Ss.R.

P. Réal Tremblay, redentorista della provincia di Ste-Anne-de-Beaupré e professore emerito dell’Accademia Alfonsiana, è stato studente al dottorato sotto la direzione del Prof. Joseph Ratzinger, dal 1972 al 1975.

La decisione di Sua Santità Benedetto XVI di rinunciare al papato (11 febbraio 2013) ha colto di sorpresa il mondo intero. Le ragioni che la giustificano sono chiaramente espresse nel testo che accompagna questo gesto piuttosto raro nella storia della Chiesa! Conoscendo personalmente il Santo Padre – ci tornerò tra poco –, è inutile cercare dietro al testo dei non-detti che sarebbero i veri motivi di questo gesto inedito.
Il Santo Padre non parla per parlare. Dice ciò che pensa e pensa ciò che dice. Avendo un senso molto vivo della sua responsabilità, poteva difficilmente vedersi costretto a esercitare solo a metà il suo ministero al servizio della Chiesa universale. L’età e la debolezza che essa porta necessariamente con sé, hanno avuto ragione della sua ferma volontà di compiere questo servizio con il massimo di eccellenza.

Questo gusto del dovere ben fatto, io l’ho potuto osservare da vicino a motivo del fatto che l’ho raggiunto a Tubinga (Germania) negli anni ’70 per un dottorato in teologia. Sotto la sua direzione rigorosa e competente, ho terminato la mia tesi qualche anno più tardi dopo averlo seguito all’Università di Ratisbona. Durante questo periodo si è stretta un’amicizia profonda tra di noi, amicizia che si è poi consolidata a Roma, dove sono stato chiamato a collaborare con lui come consultore della Congregazione per la dottrina della fede.
In questo contesto, il cardinal Ratzinger, come il professore del resto, mi ha sempre vivamente impressionato per la sua intelligenza fuori misura, la competenza e la capacità di sintesi nei dossier più ingarbugliati e complicati e ciò senza parlare della sua benevolenza e della sua indefettibile pazienza con i suoi collaboratori.
Nel dominio della teologia, la sua reputazione non è affatto infondata. Un libro come l’Introduzione al cristianesimo (Einführung in das Christentum), pubblicato in prima edizione negli anni ’60 e rieditato recentemente per l’ennesima volta, resta un best-seller, un classico che non è invecchiato a dispetto dell’età. Per parte mia vi ritorno costantemente per trovarvi una nutrimento abbondante ancora significativo per l’oggi. Oltre alla sua profondità, la teologia di Ratzinger, il cui centro è un Dio che ha un cuore, è sempre vicina alla vita e al suo servizio. Mi ricordo che le sue omelie all’Università di Ratisbona e altrove erano sempre piatti saporosi per la nostra fede di studenti, il che non era necessariamente evidente per i professori tedeschi.
Tutto ciò è restato vero per tutto il breve pontificato di Benedetto XVI. Le tre Encicliche, le udienze del mercoledì, le sue omelie in occasione delle grandi feste liturgiche, le sue esortazioni apostoliche post-sinodali, le sue tre opere su Gesù di Nazaret, sono di questa tempra. Questi testi e molti altri ancora parlano al cuore dei credenti. Ciò detto senza perdere di vista la capacità straordinaria di Benedetto XVI di cogliere la posta in gioco dei grandi dibattiti culturali del momento, di identificarne ed articolarne i dati essenziali e, mediante la sua impressionante cultura, di offrire soluzioni sempre suggestive e tonificanti per il presente e il futuro.

Con la partenza di Benedetto XVI dalla scena mondiale – poiché ha promesso di restare “nascosto” al mondo per donarsi interamente alla preghiera – perdiamo certamente un grande rappresentante del pensiero cristiano di questi ultimi decenni, e ciò senza parlare del suo profondo amore per Cristo, di cui sono stato spesso testimone stupito e che è stato in definitiva il fulcro fecondo della personalità di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI e la causa della sua influenza nella Chiesa e nel mondo.

Vorrei terminare queste brevi righe di un ritratto che meriterebbe sicuramente di essere completato e approfondito, ringraziando la Provvidenza di avermi dato di incontrare un tale personaggio. È stata per me una grazia di cui John Henry Newman (1801-1890), un altro grande rappresentante del pensiero cristiano del suo tempo, del resto molto ammirato da Benedetto XVI, direbbe che non accade che una volta in vita, perché rende le altre superflue tanto essa plasma l’essere e il pensiero in profondità.
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4. Un canto in onore del Cuore Eucaristico di Gesù.
1. Inno dell’Associazione
Testo: P. Ambrogio Freda
Musica: G. Fugazzola

1. O Signore, il tuo Cuore fiammante,
ci rivela l’arcano mistero
dell’amor che ti fa prigioniero
e t’immola per noi sull’altar: squarcia il torbido fosco orizzonte, ·
che di tenebre opprime le menti;
l’Ostia bianca risplenda alle genti
come faro sui flutti del mar.

Rit.
Cuore Eucaristico,
sei nostro Re:
cantino i popoli
l’amore a Te.

2. O Gesù, nella notte angosciosa
del naufragio riaccendi la speme,
la tua luce sul mondo che geme
delle forze rinnovi ii vigor.
Il tuo Pane che nutre gli eroi
chiude il seme di gloria infinita:
sulla morte fiorisce la vita
e sull’odio trionfa l’amor.

[audio:/51CuoreEuc/01InnoAssociazione51.mp3]

Apri la grande pagina del Cuore Eucaristico di Gesù.

5. Una immagine al giorno.

P. Réal Tremblay, redentorista della provincia di Ste-Anne-de-Beaupré e professore emerito dell’Accademia Alfonsiana, accoglie e saluta Papa Benedetto XVI. Egli è stato studente al dottorato sotto la direzione del Prof. Joseph Ratzinger, dal 1972 al 1975. Nell’articolo la sua testimonianza personale.