P. Andrea Villani (1707-1792). – Italia.
P. Andrea Villani (1707-1792).
Nacque il dì otto febbraio 1707 nel casale di Curtoli in terra di S. Severino e fu ammesso nell’Istituto, di cui divenne, dopo il S. Fondatore, la principale pietra angolare.
Soggetto di molta dottrina, di grande virtù e di singolare prudenza, venne incaricato dei più importanti impieghi: fu successivamente Maestro dei Novizi, più volte Rettore locale, Consultore Generale, Vicario Generale, e, dopo la morte di S. Alfonso, Superiore Generale delle Case del Regno di Napoli.
Abolito il Regolamento, il Rettore Maggiore Villani convocò il Capitolo Generale per operare la riunione, e regolare la situazione delle diverse frazioni dell’ Istituto; ma, sciaguratamente, nel tempo di questi preparativi lo sorprese la morte nel dì 11 aprile 1792 fra le comuni lacrime.
Del resto, la sua età di 86 anni, e le sue infermità, avevano fatto prevedere al pio vegliardo, e lo aveva detto ai suoi confratelli, che egli non avrebbe avuto la gioia di presiederlo. Difatti nel dì sacro a S. Leone Magno rese la sua bell’anima a Dio, calmo e tranquillo com’era sempre vissuto.
Il P. Lorenzo Negri, che lo assisté al punto di morte, fece di lui questo elogio ben meritato: «Distinto per la nobiltà della sua nascita, il Padre Villani si acquistò la stima d’ ognuno con la santità della vita, con la sua grande umiltà ed eroica dolcezza.
Tutto penetrato della presenza di Dio, non pensava che a procurarne la gloria, guadagnandogli anime.
Il nostro venerato Padre Alfonso lo amava più di tutti: lo scelse per guida della sua coscienza, per Coadiutore nel governo della Congregazione e per suo successore nella carica di Rettore Maggiore.
Qualche minuto prima del suo felice passaggio gli domandai se aveva nulla che lo disturbasse, ed egli mi accennò di avvicinarmi a lui e mi disse con la sua solita serenità: «Muoio in pace senza alcun timore». E volò al cielo a raggiungere il Santo Fondatore del quale era stato in terra il fedele discepolo».
Padre Villani, parlando di sé nei processi di beatificazione di S. Alfonso, dice:
«Io son nato a S. Severino, nella diocesi di Salerno; mio padre era della famiglia dei Marchesi della Polla, e mia madre nobile di S. Severino.
Per la grazia di Dio ho adempito ogni anno non solo al precetto della confessione e comunione pasquale ma fin dall’ infanzia mi son comunicato ogni otto giorni, poiché ho ricevuto dai miei genitori una santa educazione.
Così ho vissuto fino alla mia ordinazione a sacerdote, e da allora in poi ho celebrato la Messa ogni giorno, meno in caso di malattia….»
Di nove anni appena mentre era in Chiesa a pregare, ebbe la notizia che suo padre era stato colpito dal fulmine. Accorse subito, e trovò infatti il padre morto. «Gloria Patri !» esclamò il fanciullo con voce soffocata dai singhiozzi, mostrando così la sua tenerezza filiale, e nello stesso tempo la perfetta sottomissione alla volontà di Dio.
A Napoli studiò la filosofia e il diritto con gran successo. Da poco ordinato sacerdote, entrò nella Congregazione e il Maestro dei Novizi, P. Mazzini per provarlo lo fece viaggiare da Castellammare a Ciorani su di una mula fra due cesti di carbone….
Soleva spesso ripetere: «Baciamo la pezza e facciamoci cenere». Era tale la sua santità che ognuno si domandava senza sciogliere la questione, quale dei due, il Padre Alfonso o il Padre Villani, fosse superiore nella santità.
Toccava i 43 anni di età quando, essendo Maestro dei Novizi e Rettore a Ciorani, fu mandato da S. Alfonso a Roma per avere l’approvazione delle Regole.
E Benedetto XIV il 25 Febbraio 1749 diede la sua approvazione e molti Privilegi alla Congregazione.
Dopo si portò a visitare la S. Casa di Loreto, e subito fece ritorno a Ciorani, ove fu ricevuto da tutti con gran festa ed allegria. (P. Berte)
In Pagani fede dipingere la Cappella dell’ Addolorata e di S. Luigi e il quartino nel 1752.
Andrea Villani
Domo Curtori
Congregation. SS. Redemptor. Vicario Generali
Dein Universi Ordinis Rectori
Qui S. Alphonsi Perpetuus Consiliarius
Singulari Lenitate Munaribus fungens
Rerum Difficultates superavit
Omniunque Animos Sibi Conciliavit Devinxitque
Vix. Ann. LXXXVI Men. II D IV
Obiit III Id. April. MDCCXCII
(Dr. Santorelli)
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Il ritratto ha la seguente iscrizione: «R.mus P.D. AndreasVillani, status Sancti Severini, ex nobili familia natus, unus et primis Cong.nis SS. Redempt. Rector Major, charitate erga Deum et proximum eximius, humilitate, suiq contemptu nemini secundus, Obiit in D.no Nuc. Paganorum die XI April. A.D. 1792. Vixit an. 86, m. 2 – R. P. Petrus De Rose pinxit. (Lett. I- 118; Berth. 246 a 1157.
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Profilo tratto da
Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone – vol.1
Pagani, Archivio Provinciale Redentorista
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