(◊ in Francia) Novizio Auguste Vichy. (1877-1899) (Ω in Francia)
Novizio Auguste Vichy. Thury-en-Valois, 1899.
Il novizio Auguste nacque a Riom (Puy de Dôme) nel 1877. Si può dire che egli fu accompagnato da grazie e benedizioni divine fin dalla infanzia.
Novizio fervente, anima energica, si diede a Dio con slancio. Durante gli anni dello Studentato, in occasione di un’epidemia esplosa tra gli studenti, si era offerto al Signore di soffrire al posto dei confratelli. Dio lo prese in parola. Gli mandò sofferenza su sofferenza, dolore su dolore tanto da rendergli impossibile ogni lavoro mentale.
Era di grande sensibilità di cuore, affettuoso, delicato e devoto con tutti. Infine dovette subire un’operazione molto dolorosa che gli procurò la morte.
Prima di morire cantò il Magnificat ed il cantico alla Madonna: «Laisse-moi quitter cette terre». Diceva: «Soffro molto, ma viva Dio, viva Gesù, viva Maria, muoio nella Congregazione! Dunque vado in Cielo come ha promesso sant’Alfonso».
Il dottore a stento trattenne le lacrime, dicendo ai Padri: «In verità, solo presso di voi si fa una morte simile» – «Placita enim erat Deo». Sap. 4-14.
Professione: 8 settembre 1899.