Vella Raimondo redentorista

Fratello Raimondo Vella (1909-1998) – Italia.

Sabato 11 luglio, nella Casa di Agrigento , il caro Fr. Vella Raimondo, alla veneranda età di 89. anni ha chiuso gli occhi a questa terra per entrare in Paradiso a godere il premio che Signore ha promesso ai suoi servi fedeli.
Fratello Vella era nato a Raffadali (Ag) il 5 marzo del 1909 da Giuseppe. e Antonina Sammartino; al battesimo, avvenuto quattro giorni dopo la nascita, gli era stato dato il nome di Raimondo.

Il 9 gennaio del 1928, all’età di 19 anni, già orfano di padre, accompagnato dal suo fratello Francesco, viene accolto come Postulante nella Comunità di Agrigento dal P. Pietro Stirpe.
Al Superiore della Comunità, il giovane Velia consegna una lettera di presentazione redatta dal proprio Parroco Don Vincenzo Leo, nella quale si parla di lui come di un giovane di ottima condotta morale e che si avvicinava spesso ai sacramenti; la stessa cosa si attestava della madre; del padre, infine, si dice che. “Se ne stette molti anni quale Curasolo degli uomini lavoratori delle campagne, presso la famiglia Salomone di Aragona, rispondendo bene al di lui ufficio e lasciando di sé buon odore”
Terminato il periodo di Postulato, parte per Pagani dove inizia l’anno di noviziato sotto la guida del Maestro P. Michele Mazzei. Il 2 maggio del 1929 riceve l’abito di Fratelli coadiutori e, un anno dopo, il 3 maggio del 1930 emette la Professione temporanea nelle mani del P. Biagio Parlato, superiore della comunità di Pagani.
Trascorre i primi tre anni di giovane professo nella Comunità di Uditore. Nel mese di gennaio del 1933 viene assegnato alla Comunità di Sciacca. Il 2 maggio del 1934 nella casa di Agrigento, nelle mani del P. Pietro Stirpe, rinnova i voti temporanei e l’anno dopo, precisamente il 15 luglio del 1935, nella Casa di Sciacca, nelle mani del P. Luigi Nobili, delegato per l’occasione dal Generale P. Patrizio Murray, emette la Professione perpetua.

Nel 1936 il confratello presta il suo servizio nella Comunità di Uditore. Dal 1943 al 1956, presta il servizio di sacrista nella Casa di Agrigento; a settembre del 1956 è assegnato alla Comunità del Santuario di Montalto a Messina; nel 1960 ritorna ad Agrigento dove rimarrà, diventando quasi la figura simbolo della presenza dei Redentoristi in quella città, sino al giorno della sua morte.Anche la Comunità di Castroreale, sia pure per tre mesi, ha potuto usufruire della sua testimonianza di religioso amante della vocazione e del lavoro.

Nelle varie Comunità dove il Confratello è stato assegnato ha prestato svariati servizi: portinaio, sacrista, economo.. Si è fatto voler bene dai confratelli e dalla gente. Soprattutto durante il periodo della guerra, Fr. Raimondo, sull’esempio di s. Gerardo, si è distinto per la sua carità nell’aiuto delle persone. bisognose.

Per la sua veneranda età, il Fratello Raimondo è stato un testimone della storia civile e religiosa di quasi tutto il nostro secolo, come S. Alfonso lo fu del suo.
Fratello Raimondo ha incarnato nella sua vita, al meglio, la figura tradizionale ed esemplare del fratello coadiutore Redentorista, amante della vocazione, con forte senso di appartenenza alla famiglia religiosa, dedito alla preghiera e al servizio quotidiano; alla gente ha parlato di Gesù con quella semplicità e convinzione proprie dei nostri antichi fratelli.

Noi che lo abbiamo conosciuto e ne abbiamo apprezzato lo spirito religioso, l’affabilità con le persone, la fedeltà alla vocazione, la continuità della preghiera, la serenità nella malattia supplichiamo il Padre onnipotente di accoglierlo nella comunione dei santi, ad esultare con Cristo, per amore del quale ha scelto e seguito la via della perfetta carità.

P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
del 3 agosto 1998

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Il P. Pietro Stirpe (1880-1944) nel 1928 ha accolto nella Casa di Agrigento, come Postulante, il giovane Raimondo Vella, desideroso di consacrarsi al Signore. (foto in APNR, Pagani).
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La Casa redentorista di Agrigento, ricca di storia e di tradizione missionaria, è stata per molti anni la dimora di Fratello Raimondo Vella diventandone quasi la figura simbolo della presenza dei Redentoristi in città, sino al giorno della sua morte (foto Vetrano).

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