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1. Vangelo e riflessione di
Domenica XIV Tempo Ordinario – Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria. -
2. Videoriflessione – Gesù non è un supereroe – di don Andrea Caniato – 12 Porte TV, Bologna – da Gloria TV.
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3. Video-riflessione di P. Gennaro Sorrentino redentorista.
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4. Terra Santa News 29/06/2012.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Pratica della pazienza.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
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1. Vangelo della domenica – ( Mc 6,1-6)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Videoriflessione -Gesù non è un supereroe – di don Andrea Caniato – 12 Porte TV, Bologna – da Gloria TV.
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3. Video riflessione di P. Gennaro Sorrentino redentorista – da YouTube.
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4. Terra Santa News 29/06/2012 – da Gloria.tv – di Franciscan Multimedia Center.
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5. Una riflessione di S. Alfonso – Pratica della pazienza
E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla. (Gc 1,4).
Dice S. Giacomo che la pazienza è l’opera perfetta d’un’anima: E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla. (Gc 1,4).
La pazienza è quella che ci ottiene il paradiso. Questa terra è luogo di meriti; onde a questo fine Iddio ci fa qui vivere, acciocché colla pazienza ci guadagniamo la gloria del paradiso.
Tutti in questo mondo hanno da patire, chi patisce con pazienza, meno patisce e si salva: chi patisce con impazienza, più patisce e si danna.
Non ci manda già il Signore le croci per vederci perduti, come dicono alcuni impazienti, ma per vederci salvi e più gloriosi in cielo. I dolori, le traversie e tutte l’altre tribolazioni1 accettate con pazienza, sono le gioie più belle della nostra corona in paradiso.
Quando dunque ci vediamo tribolati, consoliamoci e ringraziamone Dio, mentr’è segno che Dio ci vuol salvi, castigandoci in questa vita, ove i castighi son leggieri e brevi, per non castigarci nell’altra ove i castighi sono acerbi ed eterni.
Povero quel peccatore, ch’è prosperato in questa vita! È segno che Dio gli riserba il castigo eterno.
(da “Via della salute”)