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1. Vangelo e riflessione della Domenica : “Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto”.
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2. Videoriflessione – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
- 2b. La benedizione di inizio Anno – da Gloria.TV.
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3. “Tu Scendi dalle Stelle” in San Pietro Natale 2011 – da YouTube.
- 4. ” Gloria in Excelsis Deo! – Mormon Tabernacle Choir” – da YouTube.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – Il presepe e i suoi volti.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Mt 2,13-15.19-23).
“Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto”.
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2a. “Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto”.- di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur. 8,31) – da Gloria.Tv.
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2b. La benedizione di inizio d’Anno con Happy Day (3,22) – da Gloria.TV.
3. “Tu Scendi dalle Stelle” in San Pietro Natale 2011 (dur. 9,38) – da YouTube.
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4. Gloria in Excelsis Deo! – Mormon Tabernacle Choir (4,14) – da YouTube.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: –Il presepe e i suoi volti.
Nel volto dei poveri la strada di Dio.
Nel ‘700, periodo in cui visse sant’Alfonso, il presepe napoletano visse la sua stagione d’oro: fu uno squarcio autentico della Napoli del tempo. I volti, le attività, i costumi sono quelli dell’epoca, espressione di una capitale affollata e variopinta.
Soprattutto gli storpi, i poveri e i diseredati rappresentati dai maestri presepisti, erano ripresi in diretta dalle strade, e sono i volti che Alfonso de Liguori incontrava quotidianamente. Alfonso da prete «per lo più operava- come riferisce il Tannoia – ove vi era la feccia del popolo napoletano; anzi godeva vedersi circondato dalla gente più vile, come sono i lazzari, così detti, e da altri di infimo mestiere. Questa gente più che ogni altra aveva Alfonso a cuore».
Con questa gente Alfonso si fermava a chiacchierare, li ascoltava, li istruiva. Essi avevano una gran fame della Parola di Dio e volevano essere confessati da lui, che sapeva ascoltarli e consolarli.
Le prospettive e il calore con cui sant’Alfonso vive e invita a vivere il Natale risentono certamente del clima spirituale e della pietà popolare del Settecento napoletano. Basta ricordare la maniera con la quale, ancora oggi, il presepe napoletano si impegna a collocare la scena della natività nel contesto della vita quotidiana inserendo anche statuine che riproducono personaggi contemporanei. Sant’Alfonso, però, pur rispettandone i tratti di spontaneità e di coinvolgimento anche emotivo, si impegna in un lavoro di approfondimento e di chiarificazione, come fa per tutte le dimensioni della pietà popolare.
P. Sabatino Majorano.