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1. Vangelo e riflessione della Domenica della Presentazione del Signore.
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2. Video sulla Presentazione del Signore – da Gloria.TV.
- 3. Giornata per la vita e Movimento per la vita – da Gloria.TV.
- 4. Il ricordo di don Fabrizio De Michino – da Gloria.TV.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – Il sacrificio di Maria nella Presentazione del suo Figlio.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Lc 2,22-40).
“I miei occhi hanno visto la tua salvezza”.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Video sulla Presentazione del Signore di reginagoberna (dur. 5,51) – da Gloria.Tv.
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3. Giornata per la vita e Movimento per la vita di Fausto (dur. 4,26) – da Gloria.TV.
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4. Testimonianza: Il ricordo di don Fabrizio De Michino di maciste(dur.18,40) – da Gloria.TV.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso
Il sacrificio di Maria nella Presentazione del suo Figlio
Veda ciascuno quanto dovette costare a Maria e quale fortezza d’animo ebbe da esercitare in quest’atto di sacrificare alla croce la vita d’un Figlio così amabile. Ecco perciò la Madre più fortunata, perché Madre di un Dio, ma nello stesso tempo la Madre più degna di compassione, perché la più addolorata, essendo Madre d’un Figlio, ch’ella vedeva destinato al patibolo sin dal giorno in cui le fu dato per figlio.
Qual madre accetterebbe un figlio, sapendo che poi lo dovesse perdere miseramente con una morte infame, con trovarsi presente a vederlo morire? Maria accetta volentieri questo Figlio con condizione sì dura, e non solamente lo accetta, ma ella stessa in questo giorno l’offre di propria mano alla morte, sacrificandolo alla divina giustizia.
Dice S. Bonaventura che la B. Vergine assai più volentieri avrebbe accettate per sé le pene e la morte del Figlio, ma per ubbidire a Dio fece la grande offerta della vita divina del suo amato Gesù, vincendo, ma con sommo dolore, tutta la tenerezza dell’amore che gli portava.
Per cui in questa offerta Maria ebbe da farsi più violenza, e fu più generosa che se avesse offerta se stessa a tutto quello che doveva patire il Figlio. Superò ella allora la generosità di tutti i martiri, poiché i martiri offrono la vita loro, ma la Vergine offrì la vita del Figlio che amava e stimava immensamente più che la vita propria.
(Glorie di Maria, DISCORSO VI. – Della Purificazione di Maria).