Vangelo e riflessione Domenica di Pasqua_2020

L’annuncio della Parola oggi

    • 1. Vangelo e riflessione Domenica di Pasqua_2020: “Egli doveva risuscitare dai morti”.
    • 2. Video-riflessione di Giuseppe De Nardi su Gv 20,1-9 – da YouTube.
      3. Video – La lode del cero pasquale
      – da YouTube.
    • 4a. Video – Papa Francesco: “Eroi i medici, preti e infermieri morti per coronavirus” – da YouTube.
    • 4b. Video – Coronavirus, il coro dei bambini per ringraziare i medici-eroi.  – da YouTube.
    • 5. – Mons. Delpini rivolge gli auguri di Pasqua agli anziani – da YouTube.
    • 6. Video C.Ss.R. -Omelia del P. Generale Michael Brehl per San Clemente – da YouTube.
    • 7. Dalle opere di S. Alfonso – La ricchezza della Pasqua nell’Eucaristia.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della Domenica di Pasqua_ 2020 (Gv 20,1-9).
“Egli doveva risuscitare dai morti”.
♦ Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
♦ Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
♦ Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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2. Video-riflessione di P. Giuseppe De Nardi – Gv 20,1-9  di Telepace Holy Land TV (dur. 8,02) – da YouTube.

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3. Video – [Quello che quest’anno non abbiamo visto ] La lode del cero pasquale di Dodici Porte (dur. 8,54) – da YouTube.

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4a. Video – Papa Francesco: “Eroi i medici, preti e infermieri morti per coronavirus” di TG2000 (dur. 1,21) – da YouTube.

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4b. Video – Coronavirus, il coro dei bambini per ringraziare i medici-eroi di la Nuova di Venezia e Mestre (dur. 4,18) – da YouTube.

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5. Video – Milano – Mons. Delpini rivolge gli auguri di Pasqua agli anziani ospiti delle Rsa di chiesadimilano.it (dur. 8,20) – da YouTube.

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6. Video C.Ss.R.- Omelia del P. Generale Michael Brehl per San Clemente (15 marzo 2020) di Scala News (dur.13,06) – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso – La ricchezza della Pasqua nell’Eucaristia.
Con la santa Messa partecipiamo pienamente del sacrificio della croce. La Passione di Cristo ci rese capaci di redenzione, la santa Messa ce ne dà il possesso, applicandoci i meriti di Cristo. Con nessuna azione potremmo ringraziare Dio dei suoi doni, ma offrendogli Cristo nella Messa, ci riusciamo convenientemente. “A questo fine è stato istituito il sacrificio della Messa, perché noi rendessimo grazie a Dio”.
Il nostro Redentore continuamente in cielo intercede per noi: “Gesù Cristo è morto, anzi è risuscitato, e ora si trova accanto a Dio, dove sostiene la nostra causa” (Rm 8,34). E questo lo fa soprattutto nella Messa in cui, per le mani del sacerdote, offre se stesso al Padre per impetrarci la grazie. Certo, se sapessimo che tutti i santi e la vergine Maria pregano per noi, quanta sarebbe la nostra fiducia! Ebbene, una sola preghiera di Cristo è infinitamente più potente di tutte le preghiere dei santi.

“Ogni volta che si rinnova il memoriale di questo sacrificio, si compie l’opera della nostra redenzione. Cristo redentore è, infatti, nello stesso tempo, sullo stesso altare, vittima e sacerdote, come insegna il Concilio di Trento: Grande, dunque, la dignità del sacerdote, nelle cui mani, come nell’utero verginale di Maria, s’incarna il Figlio di Dio”.
(S. Alfonso, Apparecchio e ringraziamento per i sacerdoti nel celebrare la santa Messa).
Leggi tutta l’operetta.

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Risorgere dopo la morte: è una esperienza che facciamo continuamente. Ci rialziamo dopo che siamo stati abbattuti e quando non si può ricostruire come prima, l’amore crea forme nuove. L’anno scorso è toccato alla cattedrale di Notre Dame di Parigi diventare il simbolo e l’impegno della Pasqua a risorgere e ricostruire i guasti che l’uomo procura alla sua dignità e alla bellezza della natura. Quest’anno tocca a tutto il mondo, assalito dal Covid-19 – a diventare umile e cosciente segno di risurrezione col ridare dignità a chi combatte in prima linea nella vita: ai servitori dello stato, ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e di volontariato che sono diventati “i santi della porta accanto”.