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1. Vangelo e riflessione della Domenica 34ª del Tempo Ordinario-C: “Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno”.
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2. Videoriflessione – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
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2b.Videoriflessione “Il suo regno è oggi) di don Andrea Caniato.
3. Onore a Cristo Re! – da Gloria.TV. -
4. Zecchino d’oro – 50 anni di Piccolo Coro – da Youtube.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Tu sei il nostro Re!
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Lc 23,35-43)
“Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno”.
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso»..
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. “Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno”. – di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur. 7,30) – da Gloria.Tv.
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2b. Il suo regno è oggi di donline – Youtube (dur.2,53)
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3. Onore a Cristo Re! di maryjesu – da Gloria.TV. (dur.3,50).
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4. Zecchino d’oro – 50 anni di Piccolo Coro – Youtube (dur.2,52).
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5. Una riflessione di S. Alfonso: 1751 – Tu sei il nostro Re!
Ma continuando i Giudei a gridare: Via, via, crocifiggilo!, Pilato disse loro: «Metterò in croce il vostro re?». Ed essi risposero: «Non abbiamo altro re che Cesare». (Gv. 19, 15).
I mondani che amano le ricchezze, gli onori ed i piaceri della terra, rifiutano Gesù Cristo per loro re; poiché Gesù in questa terra non fu re se non di miserie, d’ignominie e di dolori.
– Ma se questi ti rifiutano, o Gesù mio, noi ti eleggiamo per unico nostro re e ci protestiamo che non “Non abbiamo altro re che Gesù!”
Sì, amabile Salvatore, tu sei il mio Re; tu hai da essere sempre l’unico mio Signore. Tu sei il vero re delle anime nostre, perché le hai create e redente dalla schiavitù di Lucifero: “Venga il tuo regno!” Domina, regna dunque sempre nei nostri poveri cuori; essi ti servano sempre e ti obbediscano. Servano pure altri ai monarchi terreni con la speranza dei beni di questo mondo; noi vogliamo servire solo a te, nostro Re afflitto e disprezzato, con la sola speranza di darti gusto senza consolazioni terrene. Ci saranno cari da oggi avanti i dolori e gli obbrobri, giacché tu hai voluto soffrirne tanti per nostro amore.
Deh, concedeteci la grazia d’esserti fedeli, e perciò donaci il gran dono del tuo amore. Se ameremo te, ameremo anche i disprezzi e le pene amate da te, ed altro non ti chiederemo se non ciò che ti domandava il tuo fedele servo ed amante S. Giovanni della Croce: “Signore, soffrire ed essere disprezzato per te!”
Madre mia Maria, intercedi per noi. Amen.
(da S. Alfonso Maria de Liguori, L’amore delle anime, capitolo X – Dell’Ecce Homo, par. 4).