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1. Vangelo e riflessione della Domenica 23ª del Tempo Ordinario-C: «Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.»
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2. Videoriflessione – «Amare più di… – padre Giuseppe De Nardi, – da Gloria.TV
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3. Appello Papa Francesco 7 settembre Digiuno preghiera per la Pace – da Gloria.TV.
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4. Canto: Canone con arpe – da Gloria.TV.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Del distacco dai parenti.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Lc 14,25-33)
«Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.».
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Videoriflessione – Amare più di…. di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur.6,30).
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3. Appello Papa Francesco: 7 settembre Digiuno preghiera per la Pace di LDCaterina63 – da Gloria.Tv (dur. 9,20).
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4. Canto: Canone con arpe – di Tina (dur 3,00) – da Gloria.TV
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5. Una riflessione di S. Alfonso: 1760 – Del distacco dai parenti.
Se l’attacco ai parenti non apportasse grande danno, non ci avrebbe ammoniti Gesù Cristo con tanta premura a distaccarci da essi. In un luogo egli ci dice che chi non odia i suoi parenti, non può esser suo discepolo. Ed in altro luogo dice ch’egli è venuto a dividere il figlio dal padre, e la figlia dalla madre.
Ma perché tanto odio verso i parenti e tanto impegno di separarci da loro? Ne dà la ragione lo stesso nostro Salvatore: I nemici dell’uomo sono i suoi familiari (Mt 10, 36). Perché nell’affare della salvezza, gli uomini, e specialmente i religiosi, non hanno peggiori nemici che i loro parenti, perché essi son quelli che maggiormente loro impediscono il profitto spirituale, come scrisse S. Tommaso.
E ciò ben si vede con la esperienza. Anche S. Carlo Borromeo, con tutto che fosse così riserbato nelle sue cose e così distaccato dai parenti, confessava di sé che quando andava in casa de’ parenti, non se ne ritornava se non raffreddato e distratto dalle cose di Dio.
Quindi tutti i maestri di spirito non fanno che esortare, a chi vuol camminare nella via della perfezione, che di fuggire i parenti, non intricarsi nei loro affari, anzi neppure volerne saper nuova allorché son lontani.
(La vera Sposa di Gesù Cristo – Capo X – Del distacco da’ parenti e da altre persone. § 1 – Del distacco da’ parenti).
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