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1. Vangelo e riflessione
della Domenica 12 del Tempo Ordinario-C -
2. Videoriflessione – Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria TV.
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3. Donline – Il Vangelo della Vita (gravidanze speciali)- da Gloria TV.
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4. Ave Maria di Schubert cantata da Andrea Bocelli da Gloria.TV – Tina.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: L’amore che ci ha dimostrato Cristo.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Lc 9,18-24)
«Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto».
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Videoriflessione – «Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto» Con il Vangelo sul lago di Tiberiade di padre Giuseppe De Nardi – – da Gloria TV. – (dur. 6,53).
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3. donline – Il Vangelo della Vita (gravidanze speciali). (4,59).
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4. Ave Maria di Schubert cantata da Andrea Bocelli da Gloria.TV – Tina.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: L’amore che ci ha dimostrato Cristo.
Per intendere l’amore che ci ha portato il Figlio di Dio basta considerare le parole che di Gesù Cristo dice s. Paolo: umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. (Fil 2,7).
O Dio, e che stupore ha recato e recherà agli angeli per tutta l’eternità il vedere un Dio per amore dell’uomo farsi uomo e soggettarsi a tutte le debolezze e patimenti dell’uomo! E il Verbo si fece carne. Qual meraviglia sarebbe vedere un re farsi verme per amore de’ vermi? ma è infinitamente maggior meraviglia il vedere un Dio fatto uomo: e dopo ciò vederlo umiliato sino alla morte così penosa e vituperosa della croce, dove finì la sua sacrosanta vita.
Parlando di questa morte i profeti Mosè ed Elia sopra il Tabor, dice il vangelo che la chiamano un eccesso o esodo: parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme (Luc. 9. 31).
Sì, dice s. Bonaventura, con ragione ella fu chiamata eccesso la morte di Gesù Cristo, perché fu un eccesso di dolore e d’amore, da non potersi mai credere, se non fosse già avvenuta: Eccesso di dolore, eccesso di amore.
Eccesso d’amore, ripiglia sant’Agostino, mentre a tal fine il Figlio di Dio volle venire in terra a fare una vita così stentata e una morte così amara per far conoscere all’uomo quanto egli l’amava…
Ah che al pensiero dell’amore dimostrato a noi da Gesù Cristo i santi hanno stimato far poco il dar la vita e tutto per un Dio così amante! Quanti giovani, quanti nobili han lasciate le case e le patrie, le loro ricchezze, i parenti e tutto per ritirarsi in un chiostro a vivere al solo amore di Gesù Cristo! Quante verginelle, rinunziando le nozze de’ principi e primi grandi del mondo, se ne sono andate giubilando alla morte per render così qualche ricompensa all’amore di un Dio morto per loro amore e giustiziato in un patibolo infame! cosa che ad una s. Maria Maddalena de’ Pazzi pareva una pazzia: ond’ella chiamava il suo Gesù pazzo d’amore: Sì, Gesù mio, diceva, che tu sei pazzo d’amore.
Da Considerazioni per coloro che son chiamati allo stato religioso, Cons.XII)
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