Vangelo e riflessione Dom.Pasqua


  L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione
              della Domenica di Pasqua.
            • 2. Morte e vita a duello – La sequenza pasquale inneggia al Cristo Risorto – Video Gloria TV.
            • 3. Pasqua: cosa dice la gente? di don Andrea Caniato – Gloria TV
            • 4. Video catechesi di don Andrea Caniato sulla Confessione: Bologna (da GloriaTV) – dur. 4,49 m.
            • 5. Una riflessione di S. Alfonso: Dello stato miserabile dei recidivi.

“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – (Gv 20,1-9)
Egli doveva risorgere dai morti.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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2. Morte e vita a duello – La sequenza pasquale inneggia al Cristo Risorto
(è bene pregarla per l’intera settimana!) – Testo latino (video) – Testo italiano

Fu composta dal sacerdote Wipone di Borgogna (morto nel 1050), cappellano dell’imperatore Corrado II e di suo figlio Enrico III ed è patrimonio liturgico dell’intera cristianità.

Videocanto gregoriano


Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

3. Pasqua: cosa dice la gente? di don Andrea Caniato – Gloria TV (2011) – dur. 10,25 m.


4. Video catechesi di don Andrea Caniato sulla Confessione (da GloriaTV) – dur. 4,49 m.


5. Una riflessione di S. Alfonso: Dello stato miserabile dei recidivi.

Spero, cristiani miei, che come è risorto Cristo, così anche tutti voi in questa santa Pasqua vi siate confessati e siate risorti.
Ma avvertite quel che dice s. Girolamo: che molti cominciano bene, ma pochi son quelli che perseverano. All’incontro dice lo Spirito Santo che non è salvo chi comincia a viver bene, ma chi persevera nel ben vivere sino alla morte. La corona del paradiso, dice s. Bernardo, è promessa solo a coloro che cominciano, ma non è data poi, se non a coloro che perseverano.
Giacché dunque, fratello mio, hai risoluto di darti a Dio, non credere che siano finite per te le tentazioni. Ora apparecchiati a combattere, e guardati di ricadere nei peccati che ti hai confessati, perché se torni a perdere la grazia di Dio, sarà difficile che la ricuperi.
E questo è quello che voglio dimostrarti in questo giorno, lo stato miserabile de’ recidivi, cioè di coloro che miseramente dopo la confessione ricadono negli stessi peccati di prima.
Giacché dunque ti sei confessato, cristiano mio, Gesù Cristo ti dice quel che disse al paralitico: “Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio”.
Con la confessione fatta già l’anima tua è sanata; è sanata ma non è ancora salva, perché se torni a peccare, la tornerai a perdere, e il danno della ricaduta sarà molto peggiore delle tue prime cadute.

Leggi tutto il sermone di S.Alfonso.