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1. Vangelo e riflessione della Domenica XIV del Tempo Ordinario Anno A: “Io sono mite e umile di cuore.”.
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2. Koinonia-Sulla Tua Parola = Mt 11,25-30 Videoriflessione di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – Gloria.Tv.
- 3. Un visita “volante” alla Basilica S. Alfonso – Vimeo.
- 4. 6 luglio: Festa di S. Domenica vergine e martire – Le splendide luminarie della festa 2013 a Scorrano-LE – YouTube.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – L’umiltà e la gloria.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Mt 11,25-30).
“Io sono mite e umile di cuore”.
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
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2. Koinonia – Sulla Tua Parola = Gv 6,51-58 – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (6,44). – Gloria.TV.
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3. Un visita “volante” alla Basilica S. Alfonso e alla Casa redentorista di Pagani (dur. 1,23) – Vimeo.
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4. 6 luglio: Festa di S. Domenica vergine e martire – Le splendide luminarie della festa 2013 a Scorrano-LE (dur. 10,51) – da YouTube.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – L’umiltà e la gloria.
Agli umili che sono disprezzati e perseguitati in questa terra, sta promesso il paradiso. Inoltre gli umili non solamente nell’altra vita, ma ancora in questa son felici. Disse il medesimo nostro Redentore (Matth. XI, 29): Imparate da me ad esser mansueti ed umili, e troverete pace nelle anime vostre.
Il superbo non trova mai pace, perché non arriva mai a vedersi trattato, secondo il vano concetto ch’egli ha di se stesso: anche quando è onorato, neppur è contento, mirando altri più onorati di lui: sempre almeno gli mancherà qualche onore che desidera, e la mancanza di quell’onore lo tormenterà più che nol consolano tutti gli onori che possiede.
Quanti onori possedea già Aman nella corte di Assuero, giungendo sino a sedere nella stessa mensa di lui! ma perché Mardocheo non volea salutarlo, disse che si stimava infelice (cf Esther V, 13).
Ma che onori sono quelli che ricevono i superbi? non sono onori che rallegrano, perché sono onori dati a forza e per solo rispetto umano. Scrisse S. Girolamo che la vera gloria fugge da chi la desidera e segue chi la disprezza; appunto come l’ombra segue chi la fugge e fugge da chi la vuol prendere.
La vera sposa do Gesù Cristo, Capo XI – Della santa umiltà, n. 9. – Leggi tutto il capitolo
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