Vangelo e riflessione della Domenica della Santa Famiglia_B

 

?????????????????????????????????????????????????????????????L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della  Domenica della Santa Famiglia_B :  “Il bambino cresceva, pieno di sapienza”.
            • 2. Video – Sulla Tua Parola = Lc 2,22-40:  Videoriflessione 
            • 3. Video – “Ed ecco la stella” – con Mons.de Luca.
            • 4. Video – Luci d’Artista Story di Salerno.
            • 5.  Video – Quanno nascette Nínno a Bettlemme.
            • 6. Video – Canto – Ninna Nanna a Gesù Bambino.
            • 7. Dalle Opere di S. Alfonso – Una famiglia per il Figlio di Dio.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica  –  Lc 2,22-40.
Il bambino cresceva, pieno di sapienza.

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

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2. Koinonia  – Sulla Tua Parola = Lc 2,22-40: Il bambino cresceva, pieno di sapienza. – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (7,38) – Gloria.TV.

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3. “Ed ecco la stella…” con Mons. Antonio De Luca e famiglia Petrizzo di Tv2000it (dur.6,57) – da YouTube.

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4.  Luci d’Artista Story di Salerno Energia (dur. 4,09) – da YouTube.

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5. Quanno nascette Nínno a Bettlemme (Pastorale) – Beasley & Accordone (dur.7,07)  – da YouTube.

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6.  Ninna Nanna a Gesù Bambino di Antonio Romano in In-Canti di Natale di Franco Mellea (dur.4,23) – da YouTube.

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7. Dalle Opere di S. Alfonso – Una famiglia per il Figlio di Dio.

Non fu contento il Figlio di Dio di comparir uomo, ed uomo peccatore; di più volle eleggersi una vita la più bassa ed umile tra gli uomini. Gesù Cristo volle nascer nel modo più vile che possa immaginarsi.
Quale obbrobrio d’un uomo, ancorché povero, è l’esser nato in una stalla? Chi nasce nelle stalle? I poveri nascono nelle casucce, almeno nella paglia, ma non già nelle stalle; nelle stalle appena nascono le bestie. Sì, con tale umiltà, dice S. Agostino, nascer volle il Re dell’universo, per dimostrarci nella stessa umiltà la sua maestà e potenza, in rendere col suo esempio amanti dell’umiltà quegli uomini, che nascono tutti pieni di superbia.
L’angelo annunziò ai pastori la nascita del Messia, e i segni che diede loro per ritrovarlo e riconoscerlo, furono tutti segni d’umiltà. “Quel bambino, disse, che troverete in una stalla fasciato tra i panni, e collocato in una mangiatoia sulla paglia, quello sappiate ch’è il vostro Salvatore”. Così si fa trovare un Dio che viene in terra a distruggere la superbia.
La vita poi che Gesù Cristo fece in Egitto, dopo essere stato esiliato, fu conforme alla sua nascita. Visse ivi, per quegli anni che vi stette, da forestiero, sconosciuto e povero tra quei barbari; ivi chi mai lo conosceva? chi ne facea conto?
Ritornò nella Giudea; e la sua vita non fu molto dissimile da quella che avea fatta in Egitto. Visse per trent’anni in una bottega, stimato da tutti per figlio d’un vile artigiano, facendo l’officio di semplice garzone, povero, nascosto, e disprezzato.
In quella santa famiglia non v’erano già né servi, né serve. Un solo servo vi era in questa casa, ed era il Figlio di Dio, che volle farsi figlio dell’uomo, cioè di Maria, per farsi umile servo, e qual servo ubbidire ad un uomo e ad una donna: “ed era sottomesso a loro” (Lc. 2, 51).
(S. Alfonso, Novena del Santo Natale, Discorso IX.) – Leggi tutto.

"Gesù, Maria e Giuseppe, a voi, Santa Famiglia di Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia" (Papa Francesco).
“Gesù, Maria e Giuseppe, a voi, Santa Famiglia di Nazareth, oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza; in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero; a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia” (Papa Francesco).