Vangelo e riflessione della 3a domenica di Pasqua_C

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 3a domenica di Pasqua_C: “Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.”.
            • 2. Video-riflessione  di Giuseppe De Nardi su Gv 21,1-14 – da YouTube.
              3. Video – Papa: La Chiesa è diversa, ma unita nell’armonia di Cristo
              – da YouTube.
            • 4a. Video – Papa Francesco crea tribunale Vaticano contro casi pedofilia – da YouTube.
            • 4b. Video -Papa: “Negli abusi la Chiesa proteggerà i bambini dai lupi voraci” – da YouTube.
            • 5. Video – Noi siamo la Chiesa – da YouTube.
            • 6. Video CSSR – Il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini – da YouTube.
            • 7. S. Alfonso = Gesù nostro avvocato presso il Padre. 

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della 3a domenica di Pasqua_C  – forma breve (Gv 21,1-14).
“Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce”.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti..

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2. Video-riflessione di Giuseppe De Nardi su Gv 21,1-14 di Telepace Holy Land TV (dur. 6,31) – da YouTube.

3. Video – Papa: La Chiesa è diversa, ma unita nell’armonia di Cristo di Vatican News – (dur. 1,30) – da YouTube.

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4a. Video – Papa Francesco crea tribunale Vaticano contro casi pedofilia di euronews (dur 1.05) – da YouTube.

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4b. Video – Papa: “Negli abusi la Chiesa proteggerà i bambini dai lupi voraci” di La Repubblica (dur. 1,45) – da YouTube.

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5. Video – Noi siamo la Chiesa di alessio fava (dur. 4,49) – da YouTube.

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6. Video CSSR – Il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini di Tv2000it (dur. 3,13)- da YouTube.

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7. S. Alfonso = Gesù nostro avvocato presso il Padre.
♦ Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati (1Gv 2,1-2). Gesù con la sua morte non smise di intercedere per noi presso l’eterno Padre.
♦ Anche al presente egli è il nostro avvocato e, come dice l’Apostolo, pare che in cielo non abbia altro compito che quello di indurre il Padre a usarci misericordia: Egli infatti è sempre vivo per intercedere a nostro favore (Eb 7,25).
♦ L’Apostolo aggiunge che il Salvatore è asceso al cielo per comparire al cospetto di Dio in nostro favore (Eb 9,24). I ribelli sono scacciati dalla faccia del re: così noi peccatori non saremmo stati più degni di essere ammessi al cospetto di Dio, neppure per chiedergli perdono. Ma Gesù, nostro Redentore, si presenta per noi davanti al Padre e, con i suoi meriti, ci ottiene la grazia da noi perduta. Vi siete accostati… al mediatore Gesù e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele (Eb 12,22-24).
Il sangue del Redentore implora per noi la divina misericordia molto meglio di quanto il sangue di Abele implorava il castigo contro Caino. “La mia giustizia, disse Dio a santa Maria Maddalena de’ Pazzi, si è trasformata in clemenza in seguito alla morte innocente di Gesù. Il sangue del Figlio mio ora non chiede vendetta, come il sangue di Abele, ma solo misericordia e pietà. Alla sua voce, la mia giustizia non può non restare placata. Il suo sangue impedisce alla mia giustizia di prendersi, per così dire, la vendetta per i peccati che prima si prendeva”.
♥ Non dimenticare il beneficio ricevuto dal tuo mallevadore (Sir 29,20 Vg). Gesù mio, dopo i miei peccati io ero incapace di placare la giustizia divina, e tu l’hai placata per me con la tua morte. Quale ingratitudine sarebbe la mia, se mi scordassi di questa tua misericordia! Non voglio dimenticarmene mai, anzi voglio sempre ringraziarti ed esserti grato, amandoti e facendo la tua volontà. Soccorrimi con la grazia, che mi hai meritato con tanto dolore. Ti amo, Gesù, speranza mia.

(S. Alfonso, L’amore delle Anime, XIV, 2).
Leggi l’originale

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Il tempo pasquale è propizio per sperimentare la forza della risurrezione nella nostra vita, come persone e come chiesa. Il Cristo risorto è presente nella sua Chiesa e la invita continuamente a risorgere. Specialmente nell’Eucaristia tutti possiamo incontrare il Risorto e prendere da Lui la forza di risorgere dai nostri peccati. – In particolare, sulla “guarigione” dagli abusi sessuali sui minori è urgente e necessaria la convergenze di riflessioni, preghiere e ferme decisioni da parte di tutto il popolo cristiano con un livello di attenzione che non deve sopportare più intollerabili flessioni e debolezze.