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1. Vangelo e riflessione della 7^ Domenica di Pasqua: Ascensione – “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.
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2. Koinonia-Sulla Tua Parola = Mt 28,16-20 Videoriflessione di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – Gloria.Tv.
- 3. La chiesa dell’Annunziata a S. Agata Goti – Gloria.Tv.
- 4. Bambini cantano l’Alleluja al Papa durante la visita in Terra Santa – YouTube.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – Dell’ascensione di Gesù Cristo.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Mt 28,16-20).
“A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
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2. Koinonia – Sulla Tua Parola = Mt 28,16-20 – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (6,44). – Gloria.TV.
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3. In volo col drone nella chiesa dell’Annunziata a S. Agata Goti, chiesa eretta a sede parrocchiale nel 1764 per volontà di S. Alfonso de Liguori al fine di venire incontro alle necessità spirituali delle famiglie disperse nelle masserie. (dur. 5,54) – Gloria.TV.
4. Bambini cantano l’Alleluja al Papa durante la visita in Terra Santa (dur. 2,18)– YouTube.
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5. Dalle Opere di S. Alfonso – Dell’ascensione di Gesù Cristo.
Il luogo di Gesù risorto era il cielo, ch’è la casa delle anime e dei corpi beati; ma egli volle trattenersi altri quaranta giorni sulla terra, apparendo più volte come abbiamo detto di sopra, a’ suoi discepoli per renderli certi della sua risurrezione. Ma siccome volle, che fosse loro palese la sua risurrezione, così volle ancora che fosse palese la sua ascensione al cielo.
A tal fine prima di partirsi da questa terra diede a vedersi agli apostoli l’ultima volta in Gerusalemme; dove loro impose che non si partissero di là finché non ricevessero lo Spirito santo. Dopo ciò, stando tutti nel monte Oliveto, ed avendo lor replicate le stesse cose prima imposte, specialmente che andassero per tutto il mondo promulgando il vangelo, alzate le mani, li benedisse, e togliendolo una nube dai loro occhi, si partì, e ascese in cielo, come narra s. Luca negli Atti. Allora apparvero due persone vestite di bianco, che loro annunziarono la seconda venuta che in terra dovea fare Gesù Cristo da giudice. Ed indi i discepoli prostrati a terra, avendolo adorato, ritornarono in Gerusalemme unitamente ad aspettar lo Spirito santo promesso.
Bisogna qui notare tutte le circostanze. Il numero di coloro che videro Gesù Cristo salire in cielo, e che poi tornarono in Gerusalemme, ove si trattennero nel cenacolo, fu di centoventi in circa. Gli angioli apparsi nel monte attestarono loro che già il Salvatore era asceso al cielo. Tutti i discepoli restarono colmi di gioia e di speranza, e di là andarono a passare i giorni intieri in orazione. Nel cenacolo ricevettero poi lo Spirito santo, e di là uscendo cominciarono a predicare prima per la Samaria e poi per tutto il mondo la fede di Gesù Cristo, secondo il Signore avea loro ordinato; e cominciarono insieme a far miracoli secondo la potestà promessa.
Or poste tutte queste cose, chi mai può dubitare della verità di questa sì gloriosa ascensione di Gesù Cristo?
(Verità della Fede, Cap. XV, §. 2, nn.8-9).
S. Alfonso, giaculatoria per l’Ascensione del Signore = Portate in cielo con voi anche il cuor mio.
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