L’annuncio della Parola oggi
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1. Vangelo e riflessione della Domenica 4ª del Tempo di Avvento A: “Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide”.
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2. Videoriflessione – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
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3. A Natale diffondi la sua luce – da Gloria.TV.
- 4a. L’accensione dell’albero a Betlemme – da Gloria.TV.
- 4b. Tu scendi dalle stelle S.Alfonso: Flicorno soprano – da Gloria.TV.
- 5. Luciano Pavarotti – Tu Scendi Dalle Stelle – da Gloria.TV.
- 6. CSSR – Tu scendi dalle Stelle: storia e curiosità – RAI – da YouTube.
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7. Una riflessione di S. Alfonso: Il mistero della Natività.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Mt 1,18-24)
“Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide”.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Video-riflessione su Mt 1,18-24 – di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade di Koinonia (dur. 06:57) – da Gloria.Tv.
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3. A Natale diffondi la sua luce di Sr. Teresa Colomb (dur. 02:38) – da Gloria.Tv.
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4a. L’accensione dell’albero a Betlemme: un segno di pace di Franciscan Multimedia Center (dur. 02:28) – da Gloria.TV.
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4b. Tu scendi dalle stelle S.Alfonso: Flicorno soprano di Giuseppe Magliano (dur. 3,48) da YouTube.
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5. Luciano Pavarotti – Tu Scendi Dalle Stelle – Christmas in Vienna di congodfather (dur. 2,48) da YouTube.
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6. CSSR – Tu scendi dalle Stelle: storia e curiosità – RAI – (dur. 8,53) – da YouTube.
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7. Dalle opere di S. Alfonso – Il mistero della Natività.
♦ Troverete un bambino adagiato in una mangiatoia (Lc 2,12). La santa Chiesa, nel contemplare il grande mistero e prodigio di un Dio che nasce in una stalla, piena di ammirazione esclama: “O grande mistero, o ammirabile Sacramento! Il nato Signore giace dentro una mangiatoia, in mezzo agli animali!”.
♦ Per contemplare con tenero affetto la Natività di Gesù, dobbiamo pregare il Signore di donarci una fede viva. Se entreremo nella grotta di Betlemme senza fede, proveremo soltanto un sentimento di compassione nel vedere un bambino che nasce in una povertà tale da dover giacere in una mangiatoia per animali, in pieno inverno, senza fuoco e dentro una fredda spelonca.
♦ Ma se ci entreremo con fede e andremo considerando l’eccesso di bontà e di amore per il quale un Dio si è ridotto a diventare un piccolo fanciullo, stretto tra le fasce, adagiato sulla paglia, che piange e trema di freddo, che non può muoversi, che ha bisogno di latte per vivere; come è possibile che ciascuno non si senta attratto e dolcemente costretto a dare tutto il suo affetto a questo Dio infante, che si è ridotto a tale stato per farsi amare?
♥ San Luca dice che i pastori, dopo aver visitato Gesù nella stalla, se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto (Lc 2,20). Eppure, che cosa avevano visto? Non altro che un povero Bambinello, tremante di freddo, sopra la paglia; ma perché erano illuminati dalla fede, riconobbero in quel Bambino l’eccesso del divino amore; e, infiammati da questo amore, andarono poi lodando e glorificando Dio, per aver avuta la sorte di contemplare un Dio esinanito e annichilito per amore degli uomini (cf. Fil 2,7) .
(S. Alfonso, Novena del Santo Natale, giorni dell’Avvento, 15).
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