Vangelo e riflessione 32a Domenica_TOC16

  L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della Domenica 32ª del Tempo Ordinario-C: “Dio non è dei morti, ma dei viventi”.
            • 2. Videoriflessione – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
            • 3. Karaoke in auto col vescovo Malloy – da Gloria.TV.
            • 4a. Papa Francesco Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti  – da Gloria.TV.
            • 4b. Mille carcerati incontrano il Papa a Roma – da Gloria.TV.
            • 5. Il Presidente italiano Mattarella in Terra Santa – da Gloria.TV.
            • 6. CSSR – Capitolo Generale – Il Benvenuto della Thailand Province – da YouTube.
            • 7. Una riflessione di S. Alfonso: Paradiso. Il giudizio del mondo non conta.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Lc 20,27-38)
“Dio non è dei morti, ma dei viventi”.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione su Lc 20,27-38 – di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur. 07:03) – da Gloria.Tv.

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3. Karaoke in auto col vescovo Malloy di Rockford Diocese (dur.05:01) – da Youtube.

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4a. Papa Francesco Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti, di  nazarenolanciotti (dur. 07:22) – da Gloria.TV. 

4b. Mille carcerati incontrano il Papa a Roma di Irapuato  (dur. 02:07) – da Gloria.TV.

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5. Il Presidente italiano Mattarella in Terra Santa di Franciscan Multimedia Center (dur. 03:10) – da Gloria.TV.

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6. CSSR – Capitolo Generale – Il Benvenuto della Thailand Province di Scala News (dur. 40,00) – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso – Paradiso. Il giudizio del mondo non conta.

♦ Chi ama Dio e vuol salvarsi, deve disprezzare il mondo e ogni rispetto umano; e ognuno, in ciò, deve farsi forza. Santa Maria Maddalena, quando in un convito, alla presenza di tanta gente, andò a gettarsi ai piedi di Gesù, lavandoli con le sue lacrime ed asciugandoli con i suoi capelli, dovette farsi molto forza per vincere il rispetto umano, le mormorazioni e le derisioni del mondo. Così, però, si fece santa e meritò che Gesù la perdonasse, anzi la lodasse per il suo grande amore: Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato (Lc 4,47).
♦ Un giorno san Francesco Borgia, mentre stava portando ai carcerati una pignatta di brodo che teneva sotto il mantello, sulla via s’incontrò con il figlio che andava pomposamente a cavallo, in compagnia di altri. Il santo si vergognava di far vedere quello che portava. Allora, per vincere quel rispetto umano, che fece? Si tolse la pignatta di sotto il mantello e se la pose sulla testa: e così si burlò del mondo.
Gesù, nostro capo e maestro, mentre stava sulla croce, era deriso dai soldati: Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce! (Mt 27,40) e dai sacerdoti: Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso! (ivi, v. 42). Però egli non scese dalla croce, ma rimase con forza attaccato ad essa fino alla morte. E così vinse il mondo.
Cristiani miei, consoliamoci: se da una parte gli uomini del mondo ci maledicono e ci coprono d’insulti, dall’altra Dio ci loda e ci benedice: Essi maledicono, ma tu benedici (Sal 108,28 Vg).
Non ci basta forse essere lodati da Dio, dalla Regina del cielo, dagli angeli, dai santi e dagli uomini onesti e giusti?
Lasciamo dunque che i mondani dicano quello che vogliono, e continuiamo a fare ciò che piace a Dio, il quale poi ci premierà nell’altra vita, se sapremo farci violenza nel disprezzare le contraddizioni degli uomini.

(S. Alfonso, Sermoni compendiati, XXVII, I, pag. 463).
Un link all’originale

Giubileo dei Carcerati in Piazza San Pietro. Presenti 4 mila persone tra detenuti, ex-detenuti, famigliari, operatori, cappellani e agenti della polizia penitenziaria, provenienti da 12 Paesi del mondo. - "La soglia di ogni cella diventa una Porta della Misericordia se i detenuti che la attraversano rivolgeranno il pensiero e la preghiera al Padre, perché la misericordia di Dio è capace di trasformare le sbarre in esperienza di libertà” (Papa Francesco).
Giubileo dei Carcerati in Piazza San Pietro. Presenti 4 mila persone tra detenuti, ex-detenuti, famigliari, operatori, cappellani e agenti della polizia penitenziaria, provenienti da 12 Paesi del mondo. – “La soglia di ogni cella diventa una Porta della Misericordia se i detenuti che la attraversano rivolgeranno il pensiero e la preghiera al Padre, perché la misericordia di Dio è capace di trasformare le sbarre in esperienza di libertà” (Papa Francesco).