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1. Vangelo e riflessione della 3a Domenica Quares. B: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”.
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2. Videoriflessione da Koinonia- da Gloria.TV.
- 3. Video – Salmo 18: il salmo del sole e della legge – da Gloria.TV.
- 4. Video – Pellegrinaggio dei Frati di Assisi – da Gloria.TV.
- 5. Video: Michelangelo e la Cappella Sistina – da Gloria.TV.
- 6. CSsR. video: Sant’Alfonso, un santo per tutte le stagioni – da YouTube.
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7. Un insegnamento di S. Alfonso – Il pensiero della morte.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Gv 2,13-25).
“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Video-riflessione di P. Giuseppe De Nardi, Terra Santa – di Koinonia (dur. 8,41) – da Gloria.Tv.
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3. Salmo 18: il salmo del sole e della legge- don Andrea Caniati – di donline (dur. 7,19) da Gloria.TV.
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4. Da Assisi a Roma 180 km. – Inizio del pellegrinaggio dei Frati di Assisi di Francesca80 (dur.8,12) – da Gloria.TV.
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5. Michelangelo e la Cappella Sistina di nazarenolanciotti (dur. 52,07) – da Gloria.TV.
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6. C.Ss.R – Sant’Alfonso Maria de Liguori un santo per tutte le stagioni di Massimo Cuofano (dur. 14,57) – Profilo con testi e musiche – da YouTube.
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7. Un insegnamento di S. Alfonso – Il pensiero della morte.
Si deve morire. Presto o tardi, ma si deve morire. La vita potrà essere più o meno lunga, ma deve venire quel giorno, quell’ora che sarà l’ultima. E quell’ora è stata già fissata. Come abbiamo sentito suonare le campane a morto per gli altri, un giorno gli altri le sentiranno per noi. Come ora leggiamo i nomi di persone nel libro dei defunti, così gli altri leggeranno i nostri.
Insomma non c’è scelta: si deve morire. E una volta sola. Una volta fallito, abbiamo fallito per sempre… Che spavento sentirti dire: «Fratello mio, sorella mia, tu stai veramente male. Preparati …».
In quel momento vorresti regolare i conti dell’anima. Ma la paura, la confusione non ti consentiranno di concentrarti sul da farsi. Tutto ciò che si vede e si sente, è pena e spavento. Tutte le cose del mondo ora sono spine. Spine il ricordo dei giorni vissuti allo sbando. Spine gli amici che ti hanno distratto da Dio. Spine il lusso, gli ornamenti, le ricercatezze del corpo. Insomma spine ogni cosa.
Immagina poi se proprio questa sera dovessi morire tu. Quanto daresti per un altro anno o mese di vita? Deciditi quindi di fare ora quello che vorresti fare in punto di morte. Chi sa se quest’anno, questo mese, questo giorno è l’ultimo per te. Sono sicuro che non vorresti morire nello stato in cui ti trovi. Ma intanto continui a persistere. Hai pietà delle persone colpite da morte improvvisa, perché non hanno avuto il tempo di ravvedersi. E tu che hai tempo, non ti prepari?
San Camillo de Lellis, affacciandosi sulle fosse dei cimiteri, diceva: «Oh se fossero vivi, cosa non farebbero per la vita eterna. Ed io, ancora in vita, che faccio?»
Che bella la morte dei giusti! Questa morte s. Bernardo di Chiaravalle la chiama “preziosa”. Preziosa perché mette fine alle sofferenze, apre le porte della vita, dove non ci sarà più timore di perdere Dio .Sì, la morte è la porta della vita. Dio è fedele e sa consolare chi veramente lo ha amato. Anche tra mille dolori farà provare momenti di paradiso. Gli atti di fiducia, di amore, di desiderio di vederlo presto sono un anticipo della pace che si godrà eternamente.
Mio Dio, non voglio obbligarti a dimenticarti di me. Ti ringrazio di essere misericordioso con me. Aiutami a cambiar vita. Tu mi vuoi santo e io voglio salvarmi per amarti e lodarti in eterno.
(Alfonso Amarante, Verità scomode, 2009).