Vangelo e riflessione 26a Domenica_TOC16

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 26a Domenica TOC_2016: “Essere condannato per la ricchezza”.
            • 2. Videoriflessione Padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade  – Gloria.TV.
            • 3. Messaggio per la Pace da Assisi – da Gloria.TV.
            • 4a. Torna a splendere Trinità dei Monti – da Gloria.TV.
            • 4b. Una Voce per Padre Pio – da Gloria.TV.
            • 5. L’Ave Maria di Schubert in lingua tedesca – da Gloria.TV.
      • 6. CSSR – Museo delle Cere al Santuario di Aparecida (Brasile) – da YouTube.
      • 7. Dalle opere di S. Alfonso – Vivere secondo ragione per ottenere misericordia.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – (Lc 16,19-31).
“Essere condannato per la ricchezza”.

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”.

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione di Padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – Lc 16,19-31 di Koinonia (dur. 06:34) – Gloria.TV.

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3. Messaggio per la Pace da Assisi 21/09/2016 di nazarenolanciotti (dur. 20:57) – da Gloria.TV.

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4a. Torna a splendere Trinità dei Monti grazie al restauro di Bulgari di Irapuato (dur. 02:07) – da Gloria.TV. 

4b. Una Voce per Padre Pio di nazarenolanciotti (dur. 14:16) – da Gloria.TV.

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5. L’Ave Maria di Schubert in lingua tedesca di Antonio Norrito (dur. 05,05) – da Gloria.TV.

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6. CSSR –  Museo delle Cere al Santuario di Aparecida (Brasile) di  TV Aparecida (dur.13,42)  – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso – Vivere secondo ragione per ottenere misericordia.

♦ Poveri peccatori! Faticano, stentano per acquistare le scienze mondane, o l’arte di guadagnare i beni di questa vita, che tra breve han da finire; trascurano poi i beni di quella vita, che non finisce mai!
♦ Perdono talmente il senno, che diventano non solo pazzi ma bruti; poiché vivendo da bruti, non considerano ciò ch’è bene e ciò ch’è male; ma solamente seguitano gli istinti bestiali del senso, in abbracciare quel che al presente piace alla carne, senza pensare a quel che perdono ed alla rovina eterna che si tirano sopra.
Ma questo non è operare da uomo, ma da bestia. L’esser uomo è l’esser ragionevole, cioè operare secondo la ragione, non secondo l’appetito del senso. Se Dio desse ad una bestia l’uso di ragione, e quella secondo la ragione operasse, si direbbe che opera da uomo; così all’incontro, quando l’uomo opera secondo il senso contro la ragione, deve dirsi che l’uomo opera da bestia.
Chi opera da prudente secondo la ragione, prevede il futuro, cioè quello che deve succedergli nel fine della vita, la morte, il giudizio, e dopo questo l’inferno o il paradiso. Oh quanto è più savio un villano che si salva, che un monarca, che si danna!
Dio non ci ha posti certamente in questa terra per farci ricchi, acquistarci onori, o per contentare i nostri sensi, ma per guadagnarci la vita eterna. E conseguire questo fine, solamente ci deve importare. Ma questo fine lo disprezzano i peccatori; pensano solo al presente e non sanno dove vanno.
(S. Alfonso, Apparecchio alla morte, XX –  Pazzia del peccatore. Punto II)
Un link all’originale.

Ricchi e poveri sotto lo stesso cielo, ma così divisi e spesso un guerra. La ricchezza è benedizione di Dio quando con essa si aiuta chi è nel bisogno. La ricchezza non può essere frutto di ingiustia e sopraffazione. La povertà non è una maledizione di Dio per l'uomo, perché Cristo stesso volle nascere e porire povero, e può sempre insegnare un modo di vivere essenziale e senza copidigia. E quando povertà e ricchezza si incontrano nella solidarietà e nella condivisione c'è profumo di nuova umanità.
Ricchi e poveri sotto lo stesso cielo, ma così divisi e spesso in guerra. La ricchezza è benedizione di Dio quando con essa si aiuta chi è nel bisogno. La ricchezza non può essere frutto di ingiustizia e sopraffazione: diventa un grave peccato. La povertà non è una maledizione di Dio per l’uomo, perché Cristo stesso volle nascere e morire povero; essa può sempre insegnare un modo di vivere essenziale e senza cupidigia. E quando povertà e ricchezza si incontrano nella solidarietà e nella condivisione c’è profumo di nuova umanità.