L’annuncio della Parola oggi
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1. Vangelo e riflessione della 23a Domenica TOC_2016: “Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.
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2. Videoriflessione Padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – Gloria.TV.
- 3. Giornata mondiale per la Cura del Creato, Padre Raniero Cantalamessa – da Gloria.TV.
- 4a. Madre Teresa di Calcutta nelle parole del Cardinale Angelo Comastri – da Gloria.TV.
- 4b. Madre Teresa di Calcutta: Ho fatto un contratto con il buon Signore – da Gloria.TV.
- 5. Padre Christian certosino di strada – da Gloria.TV.
- 6. CSSR – Santuario di San Gerardo Maiella – da YouTube.
- 7. Dalle opere di S. Alfonso – Vivere per Gesù, morto per noi.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
1. Vangelo della domenica – (Lc 14,25-33).
“Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”.
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.
2. Video-riflessione di Padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade – Lc 14,25-33 di Koinonia (dur. 06:36) – Gloria.TV.
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3. Giornata mondiale per la Cura del Creato, Padre Raniero Cantalamessa di gioiafelice (dur. 29:46) – da Gloria.TV.
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4a. Madre Teresa di Calcutta nelle parole del Cardinale Angelo Comastri di gioiafelice (dur. 02:00) – da Gloria.TV.
4b. Madre Teresa di Calcutta: Ho fatto un contratto con il buon Signore… di gioiafelice (dur. 09:26) – da Gloria.TV.
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5. Padre Christian certosino di strada di cartusialover (dur. 1.09,09) – da Gloria.TV.
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6. CSSR – Santuario di San Gerardo Maiella – Materdomini (AV) di migantoniowalter (dur. 14,37) – da YouTube.
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7. Dalle opere di S. Alfonso – Vivere per Gesù, morto per noi.
♦ Scrive san Bernardo: “Per liberare lo schiavo, il Padre non ha perdonato al Figlio e il Figlio non ha perdonato a se stesso”. Dopo un tale amore di Dio per gli uomini, ci potrà essere una persona che non lo ami? Gesù è morto per tutti, scrive l’Apostolo, affinché noi vivessimo solo per lui: Cristo è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto per loro (2Cor 5,15). Ma, ahimè, la maggior parte degli uomini, benché Dio sia morto per essi, vivono per i peccati e per il demonio, non per Gesù Cristo!
♥ Platone diceva che “l’amore è una calamita d’amore”, e Seneca ripeteva: “Se vuoi essere amato, ama”.
E Gesù che, morendo per gli uomini, sembra che sia impazzito per nostro amore, come dice san Gregorio Magno, come mai, dopo tanti segni d’amore, non è riuscito ad attirare i nostri cuori? Come mai, pur amandoci tanto, non è ancora giunto a farsi amare da noi?
♥ Gesù amabilissimo, oh se tutti gli uomini ti amassero! Tu sei un Dio degno di un amore infinito. Povero mio Signore, permettimi di chiamarti così, tu sei così amabile, hai fatto e patito tanto per essere amato dagli uomini, ma quanti sono poi quelli che ti amano? Li vedo quasi tutti occupati ad amare i parenti, gli amici, le ricchezze, gli onori, i piaceri, perfino gli animali: ma quanti sono quelli che amano te, amabile infinito?
O Dio, sono troppo pochi; ma tra questi pochi voglio esserci io, misero peccatore. Io pure un tempo ti ho offeso, amando il fango e allontanandomi da te. Ma ora ti amo, ti stimo più di ogni bene e voglio amare solo te. Gesù mio, perdonami e soccorrimi.
(S. Alfonso, L’amore delle Anime, XVI, 5).
Un link all’originale.