Vangelo e riflessione 2 Dom.Pasqua


L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione
              della 2a Domenica di Pasqua.
            • 2. “Otto giorni dopo” – Videoriflessione di don Andrea Caniato – 12 Porte TV – Bologna – da Gloria TV.
            • 3. Videocatechesi: Rivisitiamo la Settimana Santa: 5 brevi video di don Andrea Caniato –  Bologna – da Gloria TV.
            • 4. Non é qui é risorto. Pasqua nella Basilica della Resurrezione in Terra Santa – Franciscan Multimedia Center su Gloria TV.
            • 5. Una riflessione di S. Alfonso: Del fuggire le male occasioni.

“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – (Gv 20,19-31)
Mio Signore e mio Dio!
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. “Otto giorni dopo” Videoriflessione di don Andrea Caniato – 12 Porte TV – Bologna – da Gloria TV.

3. Videocatechesi: Rivisitiamo la Settimana Santa: 5 brevi video di don Andrea Caniato –  Bologna – da Gloria TV.

3a – Le Palme dei giovani

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3b – Olio di salvezza

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3c – Ci rende parte di sé

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3d – Ci ha amati così

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3e – Notte della risurrezione

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4. Non é qui é risorto. Pasqua nella Basilica della Resurrezione in Terra Santa – Franciscan Multimedia Center su Gloria TV.

5. Una riflessione di S. Alfonso: Del fuggire le male occasioni.
Chi nasce nel mondo, entra in mezzo ai lacci. Onde avverte il Savio che chi vuole essere sicuro da questi lacci, bisogna che se ne guardi e se ne allontani. Ma se invece di allontanarsi dai lacci taluno a quelli si accosta, come potrà restarne libero?
Perciò Davide, dopo che con tanto suo danno avea imparato il pericolo che reca l’esporsi alle cattive occasioni, dice che per conservarsi fedele a Dio, si avea proibito di accostarsi ad ogni occasione che potea condurlo a ricadere: non solo da ogni peccato, ma da ogni via mala che conduce al peccato.
Non manca al demonio di trovar pretesti per farci credere che quell’occasione, alla quale ci esponiamo, non sia volontaria, ma necessaria. Quando l’occasione è veramente necessaria, il Signore non lascerà di darci il suo aiuto a non cadere, se non la fuggiamo, ma alle volte noi ci fingiamo certe necessità, che siano tali che bastino a scusarci.
Scrive s. Cipriano: Non mai può tenersi sicuro alcuno del suo tesoro, se insieme col tesoro seco si tiene chiuso il ladro, né l’agnello può star sicuro della sua vita, se vuole stare dentro la caverna insieme col lupo; e così niuno può star sicuro di conservar il tesoro della grazia se vuol rimanere nell’occasione del peccato.
Dice s. Giacomo che ogni uomo ha dentro di sé un gran nemico, cioè la mala inclinazione che lo tenta a peccare. Or se poi non fugge da quelle occasioni che lo tentano di fuori, come potrà resistere e non cadere?
Perciò mettiamoci avanti gli occhi quell’avvertimento generale che ci diede Gesù Cristo per vincere tutte le tentazioni e salvarci: Se vedi che l’occhio tuo destro è causa di dannarti, bisogna che lo svelli e lo gitti da te lontano, viene a dire che dove si tratta di perder l’anima, bisogna fuggire ogni occasione.
Dicea s. Francesco d’Assisi, come io riferii in un altro sermone, che il demonio a certe anime che hanno timore di Dio, non cerca da principio di legarle colla fune di un peccato mortale, perché quelle spaventate dalla vista di un peccato mortale, fuggirebbero e non si farebbero legare; per tanto procura l’astuto di legarle con un capello, che non mette gran timore; perché così poi gli riuscirà più facile di accrescere i legami, finché le renda sue schiave.
Onde chi vuol essere libero da tal pericolo, dee spezzare da principio tutti i capelli, cioè tutte le occasioni, quei saluti, quei biglietti, quei regalucci, quelle parole affettuose. E parlando specialmente di chi ha avuto l’abito all’impudicizia, non gli basterà il fuggire le occasioni prossime; se non fugge anche le rimote, facilmente di nuovo tornerà a cadere.

Leggi tutto il sermone di S.Alfonso.