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1. Vangelo e riflessione per la 1a dom. di Quaresima C: “Gesù tentato dal diavolo”.
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2. Prima dom di Quaresima. AnnoC: “Il Papa sul vangelo delle tentazioni” di donline – da Gloria.tv.
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3. Saluto a Papa = Grazie di cuore a Papa Benedetto XVI di Benedicta – da Gloria.tv.
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4. Il lungo applauso a Papa Benedetto XVI – da Gloria.tv.
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Notizie circa la confessione sacramentale.
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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).
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1. Vangelo della domenica – (Lc 4,1-13)
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
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2. Prima domenica di Quaresima Anno C”: “Il Papa sul vangelo delle tentazioni” di donline – dur. 10,41 – da Gloria.tv.
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3. Saluto al Papa 1 = Grazie di cuore a Papa Benedetto XVI di Benedicta (dur. 2,56) da Gloria.tv.
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4. Il lungo applauso a Papa Benedetto XVI di nazarenolanciotti – da Gloria.tv. (dur.3,22).
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5. Una riflessione di S. Alfonso: Notizie circa la confessione sacramentale.
Molte sono le notizie dell’antichità circa la confessione sacramentaleraccolte dal p. Chalon nella sua istoria dei sacramenti. Anticamente i soli vescovi amministravano il sacramento della penitenza, benché quando ritrovavansi legittimamente impediti commetteano quest’officio a’ sacerdoti secolari ed anche regolari: del resto, ordinariamente la confessione si facea solamente a’ vescovi o pure talvolta a’ vescovi unitamente col lor senato o sia presbiterio, come scrive il p. Mabillon, che ne rapporta molti esempi.
Dopo lo scisma di Novaziano furono istituiti i penitenzieri; ma, aboliti questi da Nettario, furono destinati così nelle città come nei villaggi i parroci (chiamati proprj sacerdoti) ad ascoltar le confessioni, fuori de’ quali niun altro sacerdote potea amministrare il sacramento della penitenza.
Appresso furono ammessi anche i religiosi a prender le confessioni; al che si opposero i parrochi, ma scrissero a favor de’ religiosi Alberto magno, s. Tomaso e s. Bonaventura, sostenendo che sotto il nome di proprio pastore, espresso dal concilio lateranese nel can. Omnis utriusque sexus, de poen. et rem., si comprendea ogni sacerdote destinato dagli ordinarj.
In ciò vi furono diverse decisioni: Innocenzo IV. prima proibì di confessarsi ad altri che a’ propri parroci o senza almeno la licenza de’ medesimi; ma Alessandro IV. condannò quei che diceano non potere i vescovi dar la facoltà ad altri di prender le confessioni contra la volontà de’ parrochi; e ciò fu confermato da Clemente IV, il quale, non ostante il dissenso dei parrochi, concesse tal facoltà a’ francescani; ed Alessandro V l’estese a tutti i mendicanti con una bolla speciale, contra la quale scrisse poi Gersone che non poteva il papa togliere il jus delle confessioni a’ curati; e per tal causa tutti i mendicanti furono discacciati dall’università di Parigi.
Ma finalmente il concilio di Trento ordinò che niuno potesse udir le confessioni senza la facoltà del vescovo, e così fu tolta ogni controversia.
Tratto da “Opera dogmatica contro gli eretici pretesi riformati” – Del sacramento della penitenza. – Cap. IX. Delle opere della soddisfazione, nn. 78-79
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