111. Un potere.
Ho ricevuto grazia, misericordia e pace dal Padre e da te Cristo Gesù, Signore mio.
Anche al mio livello
io sono tuo apostolo
per volontà del Padre
in base alla promessa di vita
che è in te, Cristo Gesù.
Ho ricevuto grazia,
misericordia e pace
dal Padre
e da te Cristo Gesù, Signore mio.
Ti prego di aiutarmi a rinfocolare
il carisma di Dio
che è in me
per l’imposizione delle mani;
infatti il Padre non mi ha dato
uno spirito codardo
ma di forza, di amore, di autocontrollo.
Non mi vergognerò quindi
della testimonianza tua, mio Signore,
e ti chiedo di essere forte abbastanza
da accettare di soffrire per il vangelo.
Il Padre ci ha salvati
e ci ha convocati
con una vocazione santa
non secondo le opere nostre
ma secondo il suo proposito e grazia,
grazia che ci ha dato
in te, Cristo Gesù
fin dall’eternità.
Tu hai abrogato la morte
illuminando vita e incorruttibilità
mediante il vangelo,
per il quale sono stato costituito
anch’io un annunciatore,
e apostolo e insegnante.
Conosco colui a cui ho creduto
e sono persuaso
che tu sia capace di custodire
il mio deposito.
Rendimi abile ad avere
un modello di parole sane,
che ho ascoltate da te
nella fede e nell’amore
che è in te, Cristo Gesù.
Aiutami a
custodire il buon deposito di verità
mediante lo Spirito Santo
che inabita noi.
(Seconda Lettera a Timoteo, cap. 1,1-14)
Il potere è stato dato a Timoteo con l’imposizione delle mani. Ora tocca a lui esercitarlo. La grazia sacramentale non è un potere magico: essa opera solo con la cooperazione umana. E deve essere vagliata sul fuoco. Dal momento che noi tutti abbiamo ricevuto una partecipazione al sacerdozio di Cristo, la preghiera di Paolo per Timoteo diventa preghiera per ogni battezzato o ordinato cristiano.
________________________
Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
_________________________