( ◊ in Francia) –P. Pierre Trentesaux (1874-1924) – ( + in Francia)
P. Pierre Trentesaux. Chateauroux, 1924.
Il P. Trentesaux nacque a Tourcoing, diocesi di Lilla, il giorno 8 giugno 1874, da una famiglia fondamentalmente cristiana. Suo padre dava a tutto l’esempio di una fede profonda. Sua madre si distingueva per la bontà di cuore, diventata poi proverbiale su di lei. Pierre era di un carattere semplice e naturalmente incline all’ubbidienza.
Era poco portato alle birichinate e un poco timido di aspetto. Aveva solo sei anni e già la serietà in lui prese il sopravvento sulla leggerezza naturale dell’infanzia.
Questo carattere di austerità l’accompagnerà tutta la sua vita, senza tuttavia togliere niente alla sua affabilità e al brio naturale.
Dopo aver terminato i suoi studi al collegio di Tourcoing, Pierre si decise a diventare religioso redentorista come suo fratello Jean. Dopo il noviziato, fu destinato in America.
Là, dovette per dieci anni lottare contro le difficoltà della lingua spagnola: le superò e seppe arrivare ad un genere di composizione all’apostolica, per la chiarezza, la precisione e la forza della dottrina. E la sua anima si apriva tutta intera alla felicità di lavorare alla salvezza dei peccatori!
Ma l’ubbidienza lo chiamava in Francia. Diventò socio dei novizi a Glimes e da allora la croce sembrò dovere essere la compagna della sua vita. La sua salute declinava e malgrado ciò sopportava con gioia i carichi che gli si imponevano; Divenuto missionario in Argentan, poi in Bretagna, dovunque fu sempre all’altezza del suo compito per la sua vita interiore di fede e di amore di Dio e per il suo spirito di sacrificio.
L’assistenza ai marinai di Dunkerque ebbe tutte le sue preferenze. Non era questa un’opera dei poveri? Egli si trovò nel suo elemento fin dai primi giorni.
Durante la guerra del 1914, fu impiegato tra gli ausiliari, e là, come al convento, restò l’uomo di Dio, interamente dedito al suo servizio. Le rudi privazioni, le sofferenze di ogni tipo patite durante questa prova avevano alterato considerevolmente la sua salute ed egli comprese che da allora in poi avrebbe dovuto accontentarsi della sofferenza e della preghiera come suo apostolato.
Chateauroux fu la sua ultima dimora. È là che il suo male progredì rapidamente. Rassegnato, persino gioioso in mezzo alle sue infermità, Pierre non si fece illusione. Si preparò a morire: “Sono felice di morire nella Congregazione”, furono le sue ultime parole.
Uno dei suoi confratelli ha fatto di lui questo elogio ben meritato: “Sono stato testimone delle sue sofferenze fisiche e morali del Padre Trentesaux: sacrifici del suo apostolato, della sua attività, della sua salute, insomma della sua stessa vita. Non esito ad affermare che fu generoso in tutto e si innalzò alla più alta virtù religiosa. Il Padre Trentesaux morì con la reputazione di un santo. – “Placita enim erat Deo anima anima illius” Sap. 4, 14,
Professione: 9 novembre 1893.
Ordinazione sacerdotale: 22 settembre 1900.