P. Luigi Tortora (1800-1884) – Italia.
P. Luigi Tortora (1800-1884)
Nacque in Pagani il dì 30 ottobre 1800. Professò nella nostra Congregazione il giorno 16 Settembre 1820. Fu ordinato Sacerdote il 1824 ai 18 del mese di settembre.
Nel Collegio nostro di Marianella vi è un bellissimo ritratto con la sua effigie, ed a piè di esso vi si legge la seguente iscrizione:
«P. Luigi Tortora, Lettore di Filosofia, ed ultimo Consultore Generale della Congregazione del SS. Redentore nell’Italia Meridionale. «Nacque in Pagani, e santamente morì, il 23 dicembre 1884, nella Casa di Marianella, ove ebbe i natali il Fondatore e Dottore S. Alfonso Maria de Liguori».
Nel 1867 diede alla luce in Napoli un Elogio Sacro sulle glorie del Patriarca S. Giuseppe Sposo di Maria Vergine. Essendo molto bella la Prefazione, voglio qui riportarla tutta. Essa dice così:
«Negli anni della giovinezza addetto per obbligo del mio ministero alla predicazione della divina parola, mi composi quest’elogio del Patriarca S. Giuseppe. Più volte lo recitai sui pergami, e mi avvidi che desso era udito con compiacimento; importunato dagli amici a renderlo di pubblica ragione fui sempre restìo: mi spiaceva privarmi di un lavoro che poteva servirmi in altre occasioni, adesso che avanzato negli anni è cessato il motivo, mi sono indotto di darlo alla luce.
Né questa è stata l’unica ragione. Per ben due volte predicandolo ai popoli, oprò il Santo Patriarca manifesto prodigio.
Una persona incallita nella colpa, lontana da Sacramenti da circa otto lustri nell’udirlo si compunse, e perché forestiero ove io dimorava, mi supplicò, mi scongiurò, mi attese, né volle partirne, se pria non l’avessi riconciliato con Dio nel Sacramento della Penitenza, che ricevette con segni non ordinari di contrizione.
Altra volta unì gli animi di due ceti distinti che facevano ostacolo alla predicazione evangelica, e li riconciliò in guisa da trionfarne la gloria di Dio ed il bene del traviato.
Voglio augurarmi che il Santo Patriarca seguiti a prodigar favori nell’animo di qualcuno che degnerassi volgere uno sguardo su queste poche pagine, e voglia concedere a me una buona morte che scorgo vicina.
Oggi giorno non ci è quasi Nazione, che non presti particolar culto a così gran Santo, tutti lo tengono per protettore, onde esserne difesi nel punto di morte, e quasi tutti L’onorano con speciale devozione sia negli altari, sia nelle immagini, sia nelle adunanze erette col permesso dei Sommi Pontefici; che anzi se in ogni tempo il culto dei popoli è stato tenero ed intenso verso lo Sposo di Maria, se in ogni tempo ci sono state penne che infiorarono serti gloriosi sul suo capo; al presente possiam dire che sia cresciuta di più la devozione dei fedeli.
Cosicché potrebbe chiamarsi l’era presente l’era della devozione universale verso il proteggitore della buona morte.
Siamo esultanti di questo devoto avvenimento, uniamo pur noi i nostri deboli sforzi a quegli degli altri, alziamo i nostri cantici di onorificenze e di gloria, e mescolandoli a quelli che udiamo risuonare sulle labbra di tutti i Cattolici, facciamoci devoti di S. Giuseppe.
Egli ci otterrà da Dio gran beni, mentre quanto gli domanda ottiene; ci spinga a questo l’autorità ancora di S. Teresa. Confessò questa Serafina di amore di se stessa di non averlo giammai supplicato di cosa alcuna senza esserne consolata, e che furono grandissimi i favori e le grazie che si ebbe dal Cielo mediante la di lui intercessione.
Procuriamoci un Avvocato, un Protettore, un Difensore che ci aiuti nel periglioso, e spaventevole passaggio all’interminabile eternità.
Alla fine del Sacro Elogio vi sono due splendidi Inni a S. Giuseppe che mostrano come il P. Tortora era insigne oratore e buon Poeta.
Padre Luigi Tortora donò alla nostra Casa di Marianella in testo al nostro P. Vincenzo Mautone, allora Provinciale, ed a Monsignor Carbone tutto il suo Sacro Patrimonio di circa L. 40.000.00 in Borderò [elenco-destinazione di questi beni].
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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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