Tomasetta Ettore redentorista

P. Ettore Tomasetta (1933-1998) – Italia.

Il 2 febbraio 1998, nel giorno in cui la Chiesa si apprestava a celebrare il primo ingresso di Cristo nel Tempio in tono solenne e insieme sacrificale perché Egli viene per essere offerto, il P. Ettore Tomasetta lasciava questa terra per entrare a celebrare in paradiso la solennità della Presentazione al Tempio del Signore.
Il calvario di sofferenze sopportate dal Padre è durato circa sette anni prima che il terribile male lo consumasse lentamente sino a condurlo alla morte avvenuta alle ore 5.30 nella casa di cura di Pagani dove era stato ricoverato il 19 gennaio precedente.
Nel 1990 P. Ettore ha iniziato ad avvertire i primi sintomi dovuti alla malfunzionalità della vescica, la sua naturale riservatezza e il suo essere restio nell’affrontare cure fuori della Casa religiosa lo portavano a minimizzare il fenomeno. Nel 1996, spinto dai superiori, si sottoponeva a tre interventi laser.
Nel giugno del 97 in seguito ad un intervento chirurgico comportante l’asportazione della vescica gli veniva diagnosticato il male e circa tre mesi dopo, l’estendersi delle metastasi gli portava l’immobilizzazione del braccio destro. Dopo vari ricoveri nella città di Avellino, il 7 gennaio veniva ricoverato nell’ospedale “Fatebenefratelli” di Napoli nell’ attesa di essere sottoposto a chemioterapia.
Con l’aggravarsi della malattia, il P. Ettore era trasferito nella nostra casa di cura di Pagani, dove come estremo tentativo, sotto suggerimento dei parenti, si iniziano le cure con il metodo “Di Bella”, ma il fisico, debilitato dalla malattia e provato dal dolore, non ha retto.

Il P. Ettore era nato a Chiusano S. Domenico (AV) il 30.07.1933 da Angelo e Terranova Maria. Al termine delle elementari entra nella Scuola Missionaria di Lettere; nel 1948 inizia a Ciorani l’anno di noviziato, e il 29 settembre del 1949 si consacra al Signore con la professione temporanea.
Il primo anno di studentato (1949-’50) lo trascorre a S. Angelo a Cupolo; emette la professione perpetua il 29 .09.1952 a Pagani, divenuta sede dello studentato nel 1950.

Dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 18.03.1956, viene assegnato al Collegio Maggiore di Roma per gli studi di teologia; nel 1959 consegue la licenza in teologia morale presso l’Angelicum con la tesi “Della fortuna della morale di S. Alfonso durante la sua vita“.
Dopo l’esperienza romana viene assegnato alla Comunità S. Angelo a Cupolo come insegnante di materie storiche, scientifiche e letterarie e dal 1962 al 1966 a Lettere sempre come insegnante a servizio dei nostri ragazzi della Scuola Missionaria.
Dal 1966 al 1969 viene assegnato alla Comunità di Avellino come collaboratore parrocchiale e animatore dei giovani di A.C.; dal 1969 al 1984 viene assegnato alla Comunità di S. Angelo a Cupolo in qualità di collaboratore parrocchiale nel campo giovanile e dal 1984 al 1997 ad Avellino.
D’ingegno versatile, il Padre Ettore è stato pittore, radioamatore e suonatore: queste sue qualità sono state da lui messe a servizio del Vangelo. Grande è stato, anche, il suo interesse per le nostre missioni estere da lui sostenute con impegno ed entusiasmo.
Da persona intelligente ha capito subito l’entità della sua malattia accettandola con spirito di sacrificio e di uniformità alla volontà di Dio. Pochi giorni prima della sua morte, al P. Manera che lo confortava, diceva: “Dono la mia vita al Signore, perché questa è la sua volontà”.

Il P. Ettore è spirato serenamente, ritrovando nella morte sollievo e riposo dopo tanto soffrire. È entrato nella luce eterna nel giorno in cui la Chiesa celebrava la festa della luce. Ha chiuso gli occhi a questo mondo con la serenità del santo vecchio Simeone, che dopo aver preso il bambino Gesù tra le braccia esclamava: “Ora, o Signore, lascia pure andare in pace il tuo servo…perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”.

P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
del 6 febbraio 1998

Il Ettore Tomasetta nel 1997, un anno prima della morte: figura affascinante di uomo che sapeva trasmettere ai giovani interesse e passione per la cultura e per le missioni.Un male incurabile ha stroncato la sua vita e le sue attività: "Dono la mia vita al Signore, perché questa è la sua volontà!"
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Il giovane P. Ettore Tomasetta dopo il 1957 fu mandato a Roma ad approfondire la sua cultura classica e spirituale, cultura che ha saputo trasmettere ai ragazzi e giovani a cui ha insegnato.

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