Superiore santo ma ciuccio

Il cammino del vescovo Alfonso Maria de Liguori: 1762-1775.
24.
“Superiore santo ma… ciuccio”.

“Superiore santo ma… ciuccio”.
Un chierico beneficiato di Moiano, villaggio di Airola, che maneggiava più l’archibugio che il breviario, finì per i suoi misfatti nelle tetre prigioni di Grumo Nevano ed indi nel Castello d’ischia.
Trascorso un decennio ne uscì con il consenso di sant’Alfonso, che sperava d’incarreggiarlo sulla via buona dopo il salutare castigo. Il Principe della Riccia che ne aveva favorito la liberazione, ordinò a quel figuro di recarsi al palazzo episcopale per domandare scusa al Vescovo.
Per niente ravveduto egli compare dinanzi a Monsignore come una belva ingrugnita e rinfacciatigli con linguaggio da galera gli strapazzi sofferti concluse l’invettiva: “Voi mi dovete rifare tutti i danni; io non ve li perdono”.
Il Santo ascoltò in silenzio la sfuriata e tratto dalla scansia un volumetto della Via della salute, che aveva pubblicato nel 1776, glielo porse aggiungendo: “Leggetelo, e con questo vi rifaccio tutti i danni”.
La trovata era davvero geniale; ma quegli arraffato il libro con una
smorfia scandì inviperito: “Io per voi mi sono veduto nel cimento di lasciarvi la vita: voi perdevate un suddito discolo, è vero; ed io perdeva un superiore santo ma ciuccio”.
Non s’indispose il vescovo per il cortese complimento.
Da missionario era stato scambiato per cuoco e un’altra volta per ladro a causa della foggia del vestito rappezzato, che aveva acquistato a buon mercato a Napoli, alla Giudecca, dove si spacciavano le robe di seconda mano. Ma nessuno sinora aveva ardito di affibbiargli il titolo di somaro.
In altra circostanza Monsignore sarebbe scoppiato in una gaia risata. Il caso attuale era troppo serio… Guardando con tenera compassione il figliuol prodigo, sillabò con emozione e piglio misterioso: “Prego Gesù Cristo che vi abbia pietà, ma il castigo di Dio vi sta vicino…”.
Il beneficiato che era stato riabilitato con generosità squisita, restò sordo come il piombo. Mentre Monsignore lo benediceva, si scostò con atteggiamento cinico schernendolo come uccello di mal augurio.
Strappato il libro che gl’indicava il sentiero della propria salvezza con la meditazione delle verità eterne, il fuorilegge ricadde nelle primiere peripezie.
Il temerario però una sera non la passò liscia: in un conflitto un colpo di schioppo assestatogli in pieno da un rivale lo fece ruzzolare al suolo stecchito, e pare con una piccola soddisfazione dei paesani, che pel loro vescovo nutrivano grandissima venerazione.
(Oreste Gregorio in Monsignore si diverte, p. 82).

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Galleria di statue di S. Alfonso vescovo
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La statua di S. Alfonso a Youville - Montréal, Québec, Canada (foto Bob August - internet).

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La statua di S. Alfonso nella chiesa redentorista di Glasgow (foto da internet).