(◊ in Francia) Novizio Joseph Steullet. (1851-1870) (Ω in Svizzera)
Novizio Joseph Steullet. Friburgo 1870.
Fratello Steullet nacque il 27 ottobre 1851, a Corban (Jura bernois), e fu il primo postulante della Provincia gallo-elvetica, morto in odore di santità. Entrò nel postulantato di Téterchen nel 1867, insieme ad alcuni altri che purtroppo non hanno perseverato.
Di carattere energico, sebbene le apparenze fossero al contrario, cominciò il noviziato con una volontà straordinaria, sotto la direzione del P. Francesco Lorthioit, suo Padre Maestro. La volontà aveva per oggetto l’ubbidienza che voleva praticare per piacere a Dio, compiendo la Regola nei minimi dettagli, obbediente al Padre Maestro come a Gesù Cristo.
Tale fu in una parola la causa della sua santità. Dopo ogni conferenza, metteva in pratica ciò che aveva sentito, notando nel suo quaderno questa risoluzione: “Voglio compiere tale obbligo”.
Il P. Chavatte, Padre socio, diceva: “Non ho mai visto un novizio tanto costantemente modesto e dovunque”. Il tempo del noviziato, lo passò, può dirsi, ai piedi del Santissimo Sacramento, della Madonna, di S. Alfonso e di san Giuseppe al quale aveva serbato una devozione tutta particolare.
Dopo sei mesi di noviziato, il Fratello Steullet cadde malato di petto, ma il fervore non diminuì in niente. Per ubbidienza fece novene su novene a san Giuseppe per ottenere la guarigione.
Nel 1870 esplode la guerra. Fratello Steullet si dirige a Friburgo. Durante il viaggio, il povero Fratello ebbe molto a soffrire infastidito dai troppi treni militari. “Non è niente!”, diceva senza tregua. Colpito dal vaiolo, che si unì alla tisi, Fratello Steullet comprese che l’ultima ora era arrivata. Da questo momento non parla che del cielo.
A lui venivano presentate le difficoltà di cui si sperava la soluzione ed egli promette di pregare e subito, dopo la sua morte, le difficoltà spariscono.
Ebbe la felicità di pronunciare i voti sul letto di morte, lasciando ai confratelli il ricordo della vita e della morte di un santo. – «Qui facit voluntatem Dei, manet in aeternam». Sal. 74.
Professione: 1 novembre 1870.