Sterniuk Volodymyr redentorista

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Mons. Volodymyr Sterniuk, C.Ss.R. 1907-1997 – Ucraina.

Mons. Volodymyr Sterniuk, C.Ss.R. 1907-1997.

Il redentorista Mons. Volodymyr Sterniuk, C.Ss.R. 1907-1997 – Ucraina, della ViceProvincia Ruteniense in Galizia. Fu condannato a lavori forzati, e svolse intensa attività durante il periodo della chiesa clandestina. Consacrato vescovo, fece da Metropolita fino alla nomina ufficiale del nuovo Pastore. Nel 1990 guidò tutti i vescovi ucraini in pellegrinaggio a Roma.
Il redentorista Mons. Volodymyr Sterniuk, C.Ss.R. 1907-1997 – Ucraina, della ViceProvincia Ruteniense in Galizia. Fu condannato a lavori forzati, e svolse intensa attività durante il periodo della chiesa clandestina. Consacrato vescovo, fece da Metropolita fino alla nomina ufficiale del nuovo Pastore. Nel 1990 guidò tutti i vescovi ucraini in pellegrinaggio a Roma.

Dati ufficiali

  • Cognome = Sterniuk
  • Nome = Volodymyr
  • Nazionalità = Ucraina –(ViceProvincia Ruteniense in Galizia)
  • Nato = 12-Feb-1907
  • Morto = 29-Set-1997
  • Professione = 21-Set-1926
  • Sacerdote = 19-Lug-1931
  • Vescovo = 12-Lug-1964

Mons. Volodymyr Sterniuk è nato il 12 febbraio 1907 a villaggio di Pustomyty (ora città Pustomyty, regione di Leopoli) in una famiglia sacerdotale. Ebbe l’istruzione primaria alla scuola di Pustomyty e alla Casa del Popolo in Lviv. Qui ha studiato quattro anni al liceo, e nel 1921 si trasferì nella città di Essen, in Belgio, dove ha completato gli studi di liceo.

Quindi entrò nel monastero redentorista e il 20 settembre 1925 iniziò il noviziato in Belgio. L’anno successivo, il 21 settembre, emise i primi voti e iniziò gli studi in seminario.

Nel tempo di questa formazione, il 21 settembre 1929, emise i voti perpetui. Poi, il 19 giugno 1931 nella città di Lovanio, in Belgio, per le mani del vescovo di Winnipeg Mons Vasyl Ladyka ricevette il sacerdozio.

Nell’estate del 1932 P. Volodymyr ritornò in Galizia, e l’8 settembre si trasferì a Volyn Kovel. Nel novembre del 1933 guidò un gruppo di giovani sacerdoti nel cosiddetto secondo noviziato (tempo di formazione per l’attività missionaria) tenutosi a Holosko.

Poiché questo noviziato si prolungò con alcune interruzioni, il giovane missionario venne assegnato a Ternopil, e nel gennaio del 1935 ritornò a Kovel. Qui, come missionario e consigliere del rettore, P. Volodymyr lavorò fino alla fine dell’estate 1937. Dopo fu assegnato a Stanislav, dove fu ancora consigliere del rettore, prefetto dei fratelli fino al 1940.

L’’anno seguente, iniziò il suo servizio nella casa provinciale di Lviv, come segretario e consigliere del vice-provinciale De Vocht.
Nella primavera del 1946 il monastero fu soppresso e P. Volodymyr si trasferì a Holosko, dove si raccolsero quasi tutti i Redentoristi. Riuscì ad ottenere un lavoro come assistente di laboratorio nella biblioteca dell’Università Franko, ma il 18 giugno 1947 fu arrestato e condannato da una commissione speciale del KGB – la cosiddetta troika di Mosca – fino a 5 anni di lavoro forzato a Yertsovo nella regione di Arkhangelsk , nella registrazione e conservazione delle foreste.

Nel 1952 tornò in Ucraina, a Pustomyty, dove è vissuto in una famiglia e ha lavorato come operaio della città di Lviv, nella industria del verde, quindi come guardia del parco “Acqua Fredda”, e poi come assistente contabile.
Dal 1955 lavorò come infermiere nel servizio ambulanza e contemporaneamente studiava per corrispondenza scuola di medicina a Lviv.  Nel 1959 lavorò come assistente medico fino al suo pensionamento nel 1967, a servizio dei sacerdoti quando necessario.

Il 2 luglio 1964 dalle mani del Beato Mons. V. Velichkovsky ricevette la consacrazione a vescovo di Przemysl e Samborskii e rimase assistente di mons. Vasyl. Dopo la morte di questi, 30 giugno 1972, mons. Volodymyr come facente funzione di metropolita fu come la sede della chiesa. Ciò significava avere sulle sue spalle la responsabilità della Chiesa clandestina: egli ammetteva giovani clandestini in seminario, insegnava agli studenti e preparava i manuali per i nuovi sacerdoti ordinati dal 1980. Egli sceglieva nuovi vescovi. E tutto questo sotto l’occhio vigile del KGB.

Nel 1989 la Chiesa uscì dalla clandestinità e iniziò un percorso di recupero: e qui ebbe un significativo ruolo Mons Volodymyr. Nell’estate del 1990 ha guidato il viaggio a Roma di tutti i vescovi dell’Ucraina, ricevendo così il riconoscimento delle sue attività amministrative durante la clandestinità. Il 16 gennaio 1991 Roma ha confermato ufficialmente tutte le ordinazioni fatte durante la clandestinità, e al vescovo Sternyuk fu concesso il titolo di Arcivescovo.

Il 30 marzo fu dato alla città il nuovo Esarca metropolita Myroslav Ivan Lubachivsky a cui Mons. Volodymyr consegnò tutti i poteri per la gestione della Chiesa.

Il 19 giugno 1991, il vescovo Volodymyr celebrò il 60° anniversario di sacerdozio e da questa data, già Vescovo emerito, visse tranquillamente vissuto in un appartamento cittadino.
L’Arcivescovo Volodymyr è morto il 29 settembre 1997 a 90 anni di età, a 71 anni dai primi voti, a 68 anni dai voti perpetui, a 66 anni di sacerdozio e a 33 anni di episcopato.

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Profilo biografico
tradotto dall’originale
a cura di P.S. Brugnano

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