Siamo come in esilio
Sospirando la patria del cielo.
Signore,
noi sappiamo
che finché abitiamo nel corpo
siamo in esilio, lontani da te.
Camminiamo con la fede
e non a vista:
di qui la nostra preghiera
per essere pieni di fiducia,
e preferire piuttosto
scasare da questo corpo mortale
per rincasare presso di te.
Intanto,
qui sospiriamo
desiderosi di rivestirci
del nostro corpo celeste.
(cf Seconda Lettera ai Corinzi, cap. 5,1-8)
Il mio corpo non è una prigione, ma un capolavoro della creazione di Dio, e mi sarà restituito trasformato, alla fine del mondo: glorificato e immortale; e io rimarrò pieno di fiducia ad aspettare quest’ultimo giorno.
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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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