P. Frans Severens, C.Ss.R. 1862-1925 – Paesi Bassi.
P. Frans Severens, C.Ss.R. 1862-1925
Il redentorista P. Frans Severens, 1862-1925 – Paesi Bassi, Provincia di Amsterdam, poi in Brasile dove fu missionario stimato per 26 anni. Morì a 62 anni per insolazione: “una grave perdita”, secondo l’opinione pubblica. A ricorstruire la biografia e il ricordo è il nipote Arnaldo de Souteiros.
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Dati Ufficiali
- Cognome = Severens
- Nome = Frans (alias Severino Franciscus)
- Nazionalità = Paesi Bassi – (Provincia di Amsterdam, poi Brasile)
- Nato = 24-Mag-1862
- Morto = 08-Gen-1925
- Professione = 27-Dic-1881
- Sacerdote = 08-Ott-1886
Il ricordo dello zio Padre Severino
(dal web blog del nipote Arnaldo de Souteiros)
Padre Severino Severens celebrò il matrimonio dei miei nonni (Ernani Agricola Agricola & Aurea) e battezzò mia zia & Elge Agricola madrina il 24 maggio 1923, a Belo Horizonte, Minas Gerais. La chiamò affettuosamente “Rosa Maxixa” e chiese ad Aurea di portarla alla stazione ferroviaria quando passassava in treno per Belo Horizonte. Elge lo considerava il suo “angelo custode”. Fino agli ultimi giorni della sua vita, ha pregato con un Rosario donatole da lui, che poi mi ha lasciato come preziosa eredità di fede, carità, gentilezza e generosità.
Due anni dopo il battesimo, padre Severino morì l’8 gennaio 1925, alle 22: 30h presso il convento di S. Alfonso in seguito ad una insolazione, che portò la “Vice Provincia Holãndico-brasiliana” di emettere un avviso come “grande perdita”. La nota, oltre a riportare la vita brillante dedicata a Dio, al cristianesimo e ai fedeli, commentava: “il caratte allegro in gioventù, un burlone che amava per allietare i compagni”.
Franciscus Severens nacque il 4 maggio 1862 a Maastricht, in Olanda, e si unì al Juvenato redentorista di Roermond nel 1874.
Il 7 settembre 1880 entrò nel noviziato e ricevette l’abito redentorista il 15 ottobre dello stesso anno. Emise i voti nella chiesa di Wittem il 27 dicembre 1881. Fu ordinato sacerdote l’8 ottobre 1886.
All’inizio fu nominato professore e poi missionario. Si è guadagnato reputazione di grande predicatore.
Destinato al Brasile, sacrificò tutto, e raggiunse la città mineraria di Juiz de Fora, il 6 maggio, 1899. [In Brasile, i Redentoristi hanno cominciato le attività apostoliche nel 1893 con la Provincia olandese].
Secondo lo storico Sergio Augusto Moreira Bastos nel 1907 arrivarono a Montes Claros “i sacerdoti Severino Severens, Afonso Mathysen, Bernard Willems, Theodoro Roosmalen, Sebastian Dorresteyn e Clemente Wildt, per predicare le Sante Missioni. Si incontrarono in quel momento, nella sede parrocchiale, 6 Redentoristi olandesi, 5 sacerdoti premonstratensi e due sacerdoti brasiliani. Dopo 15 giorni di predicazione in città, patirono in gruppi di tre predicatori a portare la parola di Cristo alle 9 cappelle esistenti nella parrocchia”.
Instancabile lavoratore, nei suoi quasi 26 anni di Brasile, padre Severino ha predicato 32 “Sante Missioni”, 63 Ritiri per il Clero di diverse diocesi. e 53 altri “esercizi”. Ha riscosso la simpatia di tutti, perché era considerato “un santo della semplicità”.
A Belo Horizonte, il sacerdote Redentorista divenne noto come “Il catechista”. Molto ricercato come confessore, tra i suoi penitenti c’erano i “presidenti di Minas Gerais” Arthur Bernardes e Francisco Sales, con le rispettive mogli.
Nella città di Curvelo (lavorando nella Parocchia di “S. Antonio diCurvello”), luogo di nascita del mio compianto amico Luiz Claudio Castro, cantante e compositore di alta tensione musicale, fondò la rivista “Il Santuario di San Gerardo“, che esisteva da più di 78 anni.
Secondo mia zia, un processo di beatificazione iniziò alcuni anni dopo la sua morte, ma lei non sapeva dirmi ulteriori dettagli sul ritmo lento del processo. Ho cercato molto su internet e non ho trovato nulla. Finora, non c’è stata la biografia di padre Severino sul web. C’è ora.
Ed io lo ringrazio per tutta la fede che ha trasmesso a diverse generazioni della mia famiglia, comprese le persone che non lo conobbero, come mia madre Delza Agricola, ma che lo hanno adottato nelle loro preghiere. Anche le mie prozie Aurette Palermo e Aurora Palermo, che vivevano con padre Severino, lo adoravano.
A lui ho riconosciuto il miracolo di aver mantenuto la zia ELGE Agricola in ottima salute fisica e mentale per 93 anni, conservando la lucidità fino a tre giorni prima della sua morte, senza aver mai subito una frattura, un ictus, assolutamente nessun danno grave ; un miracolo di cui do testimonianza in segno di fede, rendendomi disponibile a manifestarlo nel processo di beatificazione.
Sicuramente saremo tutti insieme nel Giorno della Resurrezione. Con la grazia di Dio, Amen.
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