30 settembre
L’anima non deve desiderare la povertà piuttosto che la ricchezza, o l’umiliazione più della gloria, o la croce più del godimento, almeno che Gesù non ne dia l’ispirazione manifesta, come spesso avviene. Ma principalmente non deve desiderare la salute più della malattia, l’attività più del riposo, la solitudine più dell’imbarazzo degli affari, la consolazion più dell’aridità. (P. Schrijvers in L’amico Divino, parte Il, giorno 4, medit. 1, n. 7 – Marietti 1928).
- Ecco ciò che del Venerabile Domenico Blasucci attesta il P. Cafaro: «…Del nostro Fratello Blasucci, di felice memoria, dico in generale che egli era un santo, che potevasi vivo canonizzare, come ho asserito più volte anche egli vivente.
Mi pare che era eroico in tutte le virtù, perché era propriamente morto a tutte le passioni. Per modo che tutte le virtù parevano in lui come naturalizzate, e pareva stesse nello stato della giustizia originale…
E tutto proveniva dall’eroica, tre volte eroica, uniformità alla volontà di Dio, la quale operava in lui quella indifferenza in tutte le cose, nel patire e nel godere, nel morire e nel vivere… La vita e la morte erano in lui una cosa. Anzi più avendolo interrogato se, secondo la passione, desiderasse vivere o morire, sempre mi ha risposto, che secondo la passione desiderava morire.
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- Fin dagli inizi della Congregazione a nulla si tenne tanto quanto ad ottenere questa completa abnegazione della propria volontà. «Quale casa vi piace di più?» domandò un giorno il Santo Fondatore a due soggetti usciti da poco dal noviziato. «Quella di Deliceto» risposero essi «per la solitudine che vi si gode». «Ah! No», riprese Alfonso «la casa più bella è sempre quella dove vuole l’ubbidienza».
- «E voi dove preferite stare?» domandò un giorno il P. Cesare Sportelli ad un fratello laico. Questi rispose: «Sempre dinanzi al SS. Sacramento». «No — rispose — non dici bene, Fratello mio, hai da dire: io voglio stare dove vuole l’ubbidienza, in questa maniera in qualunque luogo sarai posto, troverai Gesù, Maria ed ogni cosa».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 30 settembre 1896 = Muore a Saint’Anne-de-Beaupré in Canada, il Servo di Dio Padre Alfredo Pampalón. Aveva appena 28 anni. Morì come era vissuto: abbracciato al Crocifisso, al rosario e con il sorriso sulle labbra. Dio ha confermato la sua fama di santità con numerosi prodigi.
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