20 settembre
L’immaginazione falsifica anche l’apprezzamento che ognuno porta di se stesso e dei propri meriti. E’ strano come, eccetto i santi, tutti si giudichino più favorevolmente di quello che non siano giudicati dagli altri. Chi non si soprende, in certi momenti, in sogni senza fondamento, nell’elaborazione di progetti d’avvenire fantastici, nei quali la propria persona rappresenta sempre la parte più bella? Bisogna distruggere immediatamente questi sogni e richiamare l’immaginazione alla realtà delle cose. (P. Schrijvers in L’amico Divino, Marietti 1928, parte II, giorno III, medit. 4, n. 6 ).
- L’editore Remondini sul punto di ristampare le opere spirituali di S. Alfonso, s’immaginò che un ritratto dell’autore, posto in principio dell’opera, ne avrebbe accresciuto il pregio. Gli partecipò la sua bella idea, ma ne ebbe questa inaspettata risposta: «Del ritratto non occorre parlarne. Sarebbe uno svergognare la stessa opera che è spirituale, vedendo la gente che l’autore si è fatto fare il ritratto in vita sua. Quando sarò morto faranno del mio corpo quello che vorranno: meglio lo mettessero in un letamaio come si merita, ma ora che son vivo, io non vorrei essere neppure nominato. Ed in tanto alle opere ho posto il mio nome per mettere in curiosità i lettori, senza di ciò avrei conservato l’anonimo».
Povero Remondini! quale sarebbe stata la sua meraviglia se avesse udito Alfonso dire ai Padri in piena ricreazione: «Figuratevi che lo stampatore di Venezia mi chiede il ritratto: ho proprio voglia di mandargli un ritratto di un dannato».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987
2 thoughts on “Settembre 20 Mortificazione”
Comments are closed.