(◊ in Baviera) P. Francesco-Xavier Seelos (1819-1867) (Ω in USA)
Il Servo di Dio Francesco-Xavier Seelos. New Orléans, 1867.
[oggi è beato]
Francesco-Xavier Seelos nacque l’11 gennaio 1819 a Friessen, nella diocesi di Augsbourg, in Baviera.
L’ubbidienza e la deferenza per i genitori, la continua sollecitudine per la preghiera, l’amore della croce ed una generosa carità per il prossimo, unita ad una sincera allegria, lo distinse in modo eccezionale fin dalla tenera età.
Perciò tutti prevedevano che sarebbe diventato un santo. Si racconta, difatti che ancora giovane, si affidò alla protezione di San Francesco Saverio; e, poiché un giorno la mamma gli chiese quale genere di vita avrebbe voluto abbracciare, rispose: «Sarò un altro Francesco».
Un sacerdote gli insegnò i primi elementi di latino. La scelta era fatta: si recò nel Nord America, dove fu ammesso nella Congregazione dal P. De Held. Baltimora fu il luogo del noviziato.
Dopo i voti e l’ordinazione sacerdotale, soggiornò a Pittsbourg, dove trovò come direttore il Venerabile Giovanni Neumann; sotto la sua guida, lo si vide associare meravigliosamente i lavori apostolici alla pietà e l’osservanza regolare.
I superiori gli affidarono l’incarico di Maestro dei novizi, di Prefetto degli Studenti e di Rettore.
Mentre si impegnava in questi impieghi, era così assiduo a sentire le confessioni, che lo si sarebbe detto interamente ed unicamente occupato a questo ministero.
Restava in confessionale finché non contentava la folla che lo circondava, senza mostrare né noia, né stanchezza, sempre sorridente, come uscisse uscito da un tempo di riposo e tranquillità.
A questi lavori aggiungeva ancora numerose prediche al pubblico; esponeva e spiegava ai fanciulli gli insegnamenti della fede, visitava i malati, i moribondi e non li lasciava fino a quando non li vedeva in grazia di Dio.
Ebbe a soffrire una lunga e pericolosa malattia che sopportò con eroica pazienza. Ne guarì; non per le cure dei medici ma per il soccorso del cielo. Per timore di una ricaduta moderò il suo ardore. Ubbidì; ma pregò talmente che per un’ispirazione di Dio, i superiori gli aprirono di nuovo il campo delle missioni.
Francesco, a questa notizia, fu al colmo della felicità, perché era molto felice quando gli erano proposti nuovi lavori per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.
Le circostanze gli permisero allora di viaggiare di provincia in provincia, istruendo il popolo, ascoltando le confessioni anche di notte, e prendendosi cura in modo particolare dei sacerdoti.
Eletto Rettore a New Orleans, fu circondato da un gran numero di persone che volevano onorarlo, dopo aver appreso la fama della sua santità.
Non era trascorso un anno che lo colpì la febbre gialla. Il servo di Dio si addormentò placidamente nel Signore. Fu veramente emulo di San Francesco Saverio, suo glorioso protettore. Tutti furono unanimi nell’affermarlo. -«Pretiosa in conspectu Domini, mors sanctorum ejus» Sal 115.
Professione 16 maggio 1844.
Ordinazione sacerdotale: 22 dicembre 1844.