In memoria di P. Sciortino Calogero redentorista (1928-2016)
In memoria di P. Sciortino Calogero redentorista (1928-2016).
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Dati ufficiali
- Cognome = Sciortino
- Nome = Calogero
- Nazionalità = Italiana(della Provincia di Palermo e poi di Napoli).
- Nato = 03-Feb-1928
- Morto = 12-Lug-2016
- Professione = 09-Nov-1945
- Sacerdote = 12-Apr-1953
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Carissimi,
solo ora, dopo la parentesi estiva e la visita canonica in Madagascar, riesco a condividere con voi il ricordo del P. Calogero Sciortino (1928-2016), deceduto all’età di 88 anni a Pagani la sera dello scorso 12 luglio.
Con P. Calogero perdiamo un generoso missionario e un caro confratello, che negli ultimi tempi il Signore ha chiamato a salire il calvario di una sofferenza da lui accettata col sorriso sulle labbra e – mi confidava in una delle mie ultime visite presso il suo letto – in sacrificio per il bene della Provincia e della sua missione.
I funerali si sono svolti la mattina del 14 luglio, presieduti dal Vicario Provinciale P. Antonio Perillo, con la partecipazione di vari confratelli e amici di comunità.
Da circa due anni P. Calogero era ricoverato nel reparto ammalati della casa di Pagani in seguito ad un attacco cardiaco, che successivamente ha sconsigliato un pur necessario intervento ortopedico all’anca. Questo ha obbligato il confratello ad una degenza permanente a letto. Sono sopraggiunte, negli ultimi giorni, difficoltà nel nutrirsi e altre di tipo mentale.
Un paio di giorni prima del decesso ha ricevuto, insieme agli altri confratelli ammalati di Pagani, l’unzione degli infermi. La comunità si è riunita più volte nella sua stanza a pregare, e ogni sabato i confratelli dell’infermeria recitavano nella sua stanza la novena alla Madonna del Perpetuo Soccorso.
P. Calogero nacque ad Aragona (AG) il 3 febbraio 1928. Professò come Redentorista a Ciorani il 9 novembre 1945, e fu ordinato presbitero il 12 aprile 1953 a Palermo-Uditore. I suoi primi incarichi furono nell’ambito formativo: dal 1953 al 1958 fu assegnato all’educandato di Castroreale (ME), come insegnante di Italiano e Latino, e come assistente prima e poi come direttore.
Varie case l’hanno visto come Rettore: Messina (1958-1961), Castroreale (1961-1963), Palermo-Uditore (1963-1967), e S. Andrea Jonio (1999- 2002).
Per un lungo periodo (1967-1990) ha insegnato religione nelle scuole statali a Castroreale, e per due volte è stato parroco: dal 1971 al 1974 a Milici, e dal 1974 al 1990 a Castroreale. Altro incarico degno di menzione è quello di Consigliere Ordinario, e poi di Vicario della Provincia Palermitana (1975-1980).
Per il resto, P. Calogero è stato missionario popolare instancabile e predicatore di novene, panegirici, mesi devozionali: sia nella sua Sicilia, che successivamente nelle regioni meridionali e in Sardegna. E’ stato anche assistente scout e ha predicato più volte ritiri a religiosi e laici. Dal 2002 ha risieduto a Pagani.
Quali riflessi ha avuto il mistero del Redentore sulla vita del P. Sciortino?
Permettetemi di evidenziarne tre.
Il primo riverbero me lo fa ricordare come grande e zelante missionario. P. Calogero non era un uomo che si risparmiava, spendeva con generosità le energie di cui madre natura l’aveva dotato, aveva un approccio immediato con la gente, predicava in modo semplice e comprensibile ma sostanzioso. Leggeva e si informava, era mentalmente aperto ma metteva tutto questo al servizio della missione e del popolo di Dio, tra cui sceglieva in particolare i semplici e gli umili.
E i giovani: lo ricordo partecipe di qualche raduno europeo di PGVR (Durham, Essen ecc.), la qual cosa attestava di una sua giovinezza interiore, elemento fondamentale di una qualsiasi vocazione missionaria.
Il secondo aspetto della vita del P. Calogero, su cui mi sembra il mistero divino e umano di Cristo abbia trovato luminoso riflesso, è stato la sua disponibilità. Non ha avuto la benché minima difficoltà ad accettare il trasferimento in “continente” dopo che la Provincia Siciliana è stata unita a quella Napoletana. Negli ultimi anni, prima che la malattia lo costringesse a passare nel reparto infermeria a Pagani, ha svolto con semplicità e efficacia il ruolo di sacrista e di economo di comunità, si rendeva sempre disponibile a celebrazioni e confessioni. Era l’uomo su cui potevi contare, sapendo che se non fosse stato impedito avrebbe detto subito e generosamente sì.
Terzo e ultimo riverbero, il senso di accoglienza e di fraternità. Ho avuto occasioni personali di verificarlo, quando con i corsi di spiritualità si arrivava a Pagani, lui era certamente lì ad accoglierci, avvalendosi anche di conoscenza delle lingue, in specie francese, inglese e tedesco. E laddove non era sufficiente la lingua, era il suo sorriso e la sua semplice fraternità a lasciare un buon ricordo nei partecipanti.
Voglia il Signore premiare P. Calogero per la generosità con cui si è speso su questa terra, perdonando ogni peccato commesso a causa della nativa fragilità umana.
La Madonna del Perpetuo Soccorso, sant’Alfonso e tutti i nostri santi e beati accompagnino P. Calogero verso l’abbraccio del Padre.
P. Serafino Fiore cssr
Sup. Prov.
Prot. P078 / 2016
Ciorani, 02 settembre 2016
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