(◊ in Francia) P. Martin Schöllhorn (1784- 1863) (Ω in Baviera)
P. Martin Schöllhorn, Altoetting, (Baviera), 1863.
Il P. Schöllhorn nacque il giorno 8 novembre 1784 a Eisenbourg, diocesi di Strasburgo. Dopo aver completato gli studi dai Benedettini di Ottobeuern, nel 1803 si presentò a Mont-Thabor a Jestetten, convento che S. Clemente aveva fondato da poco.
Ordinato sacerdote, cominciò il ministero apostolico in Svizzera e in Alsazia. Fu il primo Redentorista che, vivente S. Clemente e sotto la sua direzione, evangelizzò queste contrade.
Dio allora permise che operasse tre prestigiose conquiste per la Congregazione: i Padri J. B. Allonas, Martin Schmitt e Michel Neubert, che in seguito diedero onore all’Istituto.
Nominato primo Rettore di Bischenberg, divenne fondatore di questa importante casa, acquistata nel 1820 dal P. Passerat. La chiesa era povera, ma decorosa; il convento soprattutto si trovava in uno stato di estremo abbandono. Il Padre Schöllhorn non era uomo da perdere coraggio. Formato alla scuola della croce, armato da santa obbedienza, appoggiato dai suoi venerati maestri, superò tutti gli ostacoli.
Furono eseguite le riparazioni più urgenti e aggiunte due nuove ali di costruzione all’ala occidentale. Presto il Padre vi stabilì il noviziato, poi un aspirantato.
Il P. Martin era di straordinaria prudenza e di eccezionale sangue freddo. Inoltre era un apostolo zelante. Per dieci anni svolse un ininterrotto lavoro per il bene delle anime con la predicazione di numerose missioni e aiutando il clero secolare nel ministero parrocchiale.
In seguito il venerabile P. Passerat lo nominò primo superiore del convento di Solitude a Rumillies presso Tournai, poi lo fece venire in Altötting, località famosa per il suo antico santuario, che il re della Baviera aveva donato ai Redentoristi.
Qui ancora il santo missionario si dedicò con zelo per la salvezza delle anime e qui, infine, Dio volle provare il suo fedele servo purificandolo su questa terra. Colpito da apoplessia, dovette rinunciare al pulpito ed al confessionale; poi a poco a poco fu abbandonato dalle forze e dalla memoria.
Quando era richiesto sullo stato di salute rispondeva: “Tutto va secondo la volontà di Dio”. E quando gli veniva ricordato la povertà di Jestetten, diceva ancora: “Allora non avevamo che una zuppa di latte, ma possedevamo in abbondanza lo spirito, il vero spirito dell’Istituto”.
I confratelli unanimemente affermavano: il P. Martin Schöllhorn fu un vero redentorista, molto stimato e amato. Morì pieno di meriti per il cielo. – «Opera enim illorum sequntur illos». Ap 14,13.
Professione: 10 febbraio 1805.
Ordinazione sacerdotale: 24 gennaio 1808.