P. Federico Schiavon, C.Ss.R. 1923-2002 – Italia/Paraguay
P. Federico Schiavon, C.Ss.R. 1923-2002.
Il redentorista P. Federico Schiavon, 1923-2002, Italia, Provincia di Roma. Dopo un periodo di preparazione in Cile, visse un intenso apostolato in Paraguay per 49 anni, promuovendo opere sociali per la formazione di bambini, giovani, donne, lavoratori. Nessuno ha mai fatto a Pilar tanto quanto padre Federico e gli anni di attività del Redentorista italiano si perpetueranno come l’era di padre Federico. Il governo paraguayano gli ha concesso la cittadinanza onoraria. È morto a 79 anni.
Dati Ufficiali
- Cognome = Schiavon
- Nome = Federico
- Nazionalità = Italia – (Provincia di Roma)
- Nato = 01-Gen-1923
- Morto = 04-Mag-2002
- Professione = 29-Set-1941
- Sacerdote = 21-Feb-1948
P. Federico Schiavon (1923-2002)
P. Federico Schiavon nacque a Mandria (Padova), Italia, il 1° gennaio 1923. Professò i voti in Congregazione il 29 settembre 1941 e fu ordinato sacerdote il 21 febbraio 1948.
Dopo essere passato per il Cile, dove rimase per un po’ di tempo per imparare lo spagnolo e fare esperienza pastorale, arrivò in Paraguay il 13 maggio 1953, quando aveva 30 anni, e si unì alla Comunità Redentorista di Pilar fino al giorno della sua morte, il 4 maggio, 2002.
Sono stati 49 gli anni di vita in Paraguay, di cui gli ultimi 10 anni è stato lontano dalla vita pubblica a causa del morbo di Alzheimer.
Padre Federico, che in Cile subì un intervento chirurgico per due ernie al disco che gli impedivano di utilizzare il cavallo come mezzo di trasporto per molte ore, fu nominato assistente di padre José Viví, parroco di Pilar, all’arrivo, lavorando direttamente nelle varie organizzazioni e opere sociali ed educative della Parrocchia.
Arrivò a Pilar con un’euforia piena di progetti e illusioni! Fin dai primi giorni del suo arrivo iniziò a girare per le strade del Pilar, visitando le famiglie, salutando e parlando con tutti. Diceva di fare così perché le persone si abituassero a vedere il prete.
Con il suo carattere franco, leale e allegro, rapidamente guadagnò la fiducia e l’amicizia di tutti.
A poco a poco, le future opere di promozione che doveva realizzare per lo sviluppo della città e dei suoi quartieri iniziarono a nascere nel suo spirito, in particolare per i suoi bambini e i suoi giovani.
Nei primi tempi P. Federico partecipò anche alla predicazione di alcune missioni popolari, ricordando in particolare la sua presenza nella missione di Coronel Oviedo nel 1954.
Tra il 1970 e il 1972 fu nominato Superiore della Missione Pilar.
La sua opera pastorale più importante si è svolta a Pilar, dove si distinse per la sua particolare dedizione all’educazione e alla promozione integrale dei bambini e dei giovani, organizzando quella che poi negli anni ’70 sarebbe diventata la FROSEP (Fundación de Obras Sociales y Educacionales de Pilar).
Negli anni Cinquanta, nella Comunità Redentorista del Pilar, tra coloro che non andavano in missione sul campo, lo spirito non riposava in chi assumeva la vita cittadina con cuore di pastore: pensavano alla città di Pilar, ai giovani, alle lavoratrici e alle donne senza lavoro, il bisogno di formazione, l’esodo verso l’Argentina, sembrava bruciare nel cuore di P. Federico.
Condivideva con altri membri della comunità sogni di progetti maturi: formazione, formazione professionale.
All’interno della Comunità, P. Federico si impegnò, in modo speciale, a fornire alla Parrocchia gli elementi di base di un programma scolastico che garantiva una formazione cristiana ai futuri membri della società Pilarense.
Le iniziative che nascevano venivano da una comunità di pastori che avevano gli occhi fissi sui bisogni delle persone. Dare una risposta con una visione cristiana ai bisogni umani: Cooperativa, Scuola di formazione manuale per giovani donne, Scuole elementari, Istituti umanistici, tecnici e commerciali.
Così, il 1° settembre 1973, la creazione di FROSEP fu ufficializzata.
In questo modo, esso ha promosso la costruzione di circa 15 istituzioni educative (scuole, asili nido, college), ha reso possibile alloggi per famiglie a basso reddito e la creazione della Cooperativa Ñeembucú Limitada, che oggi con i suoi ottomila partner è una delle più importanti del Paese .
Va anche notato che con la sua iniziativa furono costruite diverse chiese a Pilar, in particolare la Basilica Minore Nuestra Señora del Pilar.
Padre Federico si chiamava anche Pa ′ i Alcancía, e c’erano due ragioni per cui questo soprannome era affettuoso e giusto: la sua condizione piccola e robusta e la sua straordinaria capacità di immagazzinare il contributo “monete” per le sue opere.
Il 22 settembre 1971, a causa del suo importante lavoro per lo sviluppo del Paraguay meridionale, il governo nazionale gli concesse la “cittadinanza onoraria del Paraguay”.
La sua morte avvenne il 4 maggio 2002. Nella messa celebrata nella Basilica Menor NS del Pilar, Mons. Mario Melanio Medina evidenziò le qualità di P. Federico che ha definito “il simbolo dell’unità dei Pilarensi e dei ñeembuqueños ”.
Inoltre, uno dei tanti oratori concluse il suo intervento con queste parole:
“… Nessuno ha mai fatto a Pilar tanto quanto padre Federico e gli anni di attività del Redentorista italiano si perpetueranno come l’era di padre Federico”.
Abbiamo ragioni sufficienti per ringraziare il Signore per il dono della vita di padre Federico per la Congregazione, la Chiesa e il popolo.
Crediamo che il suo esempio di entusiasmo contagioso, iniziativa creativa e lavoratore instancabile sarà a lungo un incoraggiamento per tutti, specialmente per noi, suoi confratelli, e una fonte di ispirazione vocazionale per i nuovi missionari Redentoristi in Paraguay.
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(da Archivio Generale, Roma)