Scala – Monastero delle Redentoriste
Alcune notizie dalle Cronache manoscritte
di P. Salvatore Schiavone, redentorista (1931)
Al 1° Ottobre 1633 il pio e generoso sacerdote Don Lorenzo Della Mura, nativo di Scala, con testamento olografo determinò la fondazione di un Conservatorio di donzelle con la donazione di tutta la sua eredità, comreso il palazzo, che ora fa parte del Monastero, grandioso fabbricato.
Il testamento fu pubblicato nel 10 Febbraio 1634, dopo la sua morte, dal Notaio Domenico Dipino di Scala, e fu noto l’erede universale essere il Capitolo di Scala, a condizione che se fra lo spazio di 4 anni si fosse eretto un Conservatorio di donne, allora tutta la eredità doveva passare al nuovo Conservatorio.
Questo, in esecuzione della pia volontà del testatore fu realmente istitutito e si mantenne più o meno in vita sino al 1720, quando subì la prima trasformazione ed un maggiore ampliamento per l’opera indefessa dei Padri Pii Operai di Napoli D. Maurizio Filangieri e D. Tommaso Falcoia, il quale fu poi Vescovo di Castellammare di Stabia e morì in concetto di santità.
Il 28 Aprile 1720 il Conservatorio fu elevato a Monistero di clausura dell’Ordine della Visitazione, fondato da S. Francesco Di Sales, Vescovo di Ginevra, con la regola di S. Agostino.
L’antico titolo della SS. Concezione della Chiesa e del Conservatorio sino al 1731 ebbe durata, quando si dissero « del SS. Salvatore ».
Con l’apporto decisivo di Sant’Alfonso M. de Liguori il Monastero del SS. Salvatore iniziò una nuova nel giorno di Pentecoste il 13 maggio 1731.
Dal libro capitolare del Monastero del SS. Salvatore
“Finalmente l’anno 1731 a dì due di Maggio si tenne il Capitolo in presenza del suddetto Mons. Falcoia, dove si unirono tutte le Monache votanti in volere abbracciare la Regola del SS. Salvatore ed a questo effetto firmarono un foglio al sopradetto santo fondatore esponendo le loro volontà di mutar abito ed istituto e loro furono date dal suddetto le nuove Regole e costituzioni, con universale piacere e consolazione di tutta la Comunità, che incominciò ad osservarle nel giorno dell’Ascensione dello stesso anno 1731.
A dì 6 Agosto 1731 con licenza del Vescovo di Scala, Mons. Guerrero, tutte le Religiose coriste e converse si vestirono dell’abito del SS. Salvatore: questa funzione fu privata.
La Superiora S. M. Angiola del Cielo, dopo essersi vestita del detto abito, vestì le altre tutte con somma devozione ed allegrezza e rinnovamento di spirito”.
Per informazioni complete andare al Sito Web del Monastero
Guarda il video trasmesso da TV2000 per la serie “Borghi d’Italia”
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