Santoriello Ettore redentorista

In memoria di P. Ettore Santoriello redentorista  (1925-2019) – Italia.

Carissimi,

alle 15,20 di ieri mercoledì 23 gennaio 2019, a Ciorani, il cuore di P. Ettore Santoriello  ha smesso di battere. La sua morte è stata serena, malgrado la crisi respiratoria che l’ha preceduta e alcune sopraggiunte complicazioni nel quadro clinico: infezione alle vie urinarie in primo luogo. Con lui c’erano due confratelli, che avevano proceduto qualche minuto prima all’amministrazione del sacramento degli infermi. Nello stesso momento, in chiesa, i partecipanti al XVII Capitolo Provinciale si accingevano ad un momento di adorazione eucaristica, per invocare il dono del discernimento in vista di elezioni.

Questo triste evento ha lasciato sgomenti i capitolari, che nei momenti liberi dai lavori hanno elevato la loro preghiera ed espresso il loro omaggio alla salma di P. Ettore, e hanno partecipato – insieme ad altri confratelli e sacerdoti diocesani e a una folta rappresentanza del popolo di Dio – alle esequie, celebratesi 24 ore dopo il decesso nella nostra chiesa di Ciorani e illuminate dalla icona biblica del chicco di grano che cadendo produce molto frutto (Gv 12,23-26). Interpretando poi il desiderio più volte espresso dal confratello, le sue spoglie sono state tumulate nel cimitero di Ciorani.

Con P. Ettore ci lascia il decano della Provincia. Un paio di mesi, e avrebbe tagliato il bel traguardo dei 94 anni: sì, proprio lui, che spesso – tra il serio e il faceto – più volte aveva espresso qualche assillo circa la sua salute, e il timore di non riuscire a superare la “prova” che di volta in volta si trovava a affrontare.

P. Ettore Santoriello (1925-2019), nativo di Pregiato, frazione di Cava dei Tirreni, oltre agli affetti familiari, ha nutrito un tenero amore verso due Madri: la sua Congregazione e la Madonna che onorava con continua preghiera e con canti che uscivano dal suo cuore attraverso la sua bella voce chiara e squillante. Missionario dal cuore buono e semplice, è stato amato da tutti fino alla fine della sua lunga vita.

Nato il 26 marzo 1925 a Pregiato, frazione di Cava dei Tirreni, da Carlo e Anna Siani, sesto di sette figli, P. Ettore aveva emesso la sua prima professione l’8 dicembre 1944 a Ciorani, professione resa perpetua tre anni dopo a Sant’Angelo a Cupolo, per poi salire i gradini dell’altare di Dio come presbitero il 10 marzo 1951, a Pagani, ordinato per le mani di Mons. Demetrio Moscati.

La sua prima destinazione pastorale, ma solo per pochi mesi, fu Corato. Dopo un breve passaggio per Ciorani, in qualità di docente di latino, storia e geografia per i nostri aspiranti, dal 1952 al 1957 risedette a Materdomini come aiuto nel Santuario, mentre il triennio 1957 -1960 lo vide assegnato a Teano come Superiore.

Dopo un altro trasferimento, stavolta a Pagani (1960- 1963), risedette a Materdomini per sei anni (1963-1969) con le funzioni di Vicario di comunità, e poi otto anni (1969-1977) a Tropea, in qualità di economo e Vicario. 

Dopo un triennio (1977-1980) trascorso a Pagani, era stato da poco assegnato a Materdomini, quando si trovò a vivere una delle esperienze che più funestamente hanno marcato la sua vita: il 23 novembre 1980 si trovava a Balvano PZ quando la chiesa in cui stava predicando crollò totalmente, strappando a questo mondo la vita di numerosi bambini. P. Ettore riuscì a sopravvivere per circostanze quasi incredibili.

Assegnato a Ciorani nel 1986, unì ai compiti “domestici” di Vicario e ministro, quello pastorale di Parroco a San Nazario, frazione di Bracigliano, fino agli anni ’90 inoltrati. Da1986 ha risieduto sempre presso la Casa Madre della Congregazione.

Per circa trent’anni P. Ettore ha agito anche come missionario popolare, accettando impegni di predicazione spicciola (tridui, novene ecc.) oltre a quelli propri delle missioni popolari, avvalendosi di una voce chiara quanto vigorosa, oltre che perfettamente intonata.

Ma mi piace sottolineare come questo confratello ha “predicato” con la sua testimonianza di uomo e di sacerdote. Testimonianza che affido al ricordo di tutti noi mettendone in rilievo tre aspetti.

  • Il primo è stato la sua giovialità. La sua figura contagiava positivamente, in modo spontaneo e naturale, quanti l’avvicinavano. Non ricusava l’invito a eseguire una canzone, devota o profana che fosse: nelle orecchie di tutti noi è rimasta l’eco del suo pezzo forte, Madonnina del mare, ma il suo repertorio spaziava volentieri verso altre melodie. E spesso si prestava al gioco di chi lo stuzzicava su memorie del passato e aneddoti vari. Indubbiamente ce lo ricorderemo così: con un sorriso difficilmente perturbabile.
  • Il mistero di Cristo ha prodotto un riflesso sulla vita di P. Ettore anche per via della sua semplicità. Egli sapeva unire decoro ed essenzialità. La gente gli voleva bene e lui comunicava alla gente altrettanto bene, solo perché faceva leva sulla sua stessa umanità, scevra di fronzoli e orpelli, e attenta a chi gli si parava davanti. La semplicità di questo confratello, penso scaturisse dal suo essere innamorato della sua propria vocazione.
  • Infine un terzo tratto che mi piace rievocare: lo spirito di orazione. Sia che godesse di buona salute, sia che – come successo negli ultimi anni – era costretto a progressiva immobilità, la preghiera ha fatto da colonna sonora alle sue giornate, con uno spiccato accento mariano. Il suo sguardo rivolto alla Madonna del Perpetuo Soccorso, la cui immagine fiancheggiava il suo letto, era quello proprio di un figlio di sant’Alfonso.

Ringraziamo il Signore per averci dato P. Ettore: un confratello e un missionario amante degli uomini e delle donne che cercano Dio sul percorso semplice della buona volontà.

Permettetemi di concludere queste note ringraziando P. Maurizio Iannuario, che – coadiuvato dalle collaboratrici della casa, e da novizi e confratelli – soprattutto negli ultimi anni ha servito con dedizione filiale P. Ettore. Indubbiamente le preoccupazioni e le energie spese in questa causa sono state assolute ed encomiabili, al punto che solo il Signore saprà come ricompensarle.

Voglia il Signore unire la bella voce di P. Ettore al coro di chi ne canta le lodi per l’eternità.

P. Serafino Fiore cssr
Superiore Provinciale

Una piccola fotostory della lunga vita di P. Ettore Santoriello (1925-2019). Missionario zelante, confratello attento e premuroso, pastore amabile e amato. – Ingrandisci fotoAltra foto_2 in parrocchia – Altra foto_3 a 92 anni.

Prot. P006 / 2019
Ciorani, 24 gennaio 2019

Dati Ufficiali CSSR
Cognome = Santoriello
Nome = Ettore
Nazionalità = Italia– (Provincia di Napoli)
Nato = 26-Mar-1925
Morto = 23-Gen-2019
Professione = 08-Dic-1944
Sacerdote = 10-Mar-1951

Rettifica dati nel profilo.
P. Ettore Santoriello è stato di residenza a Tropea dal 29 luglio 1961 al 5 giugno 1967.

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