S. Alfonso. Volontà di Dio è misericordia. 1762

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35. S. Alfonso. Volontà di Dio è misericordia. 1762.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

35. S. Alfonso. Volontà di Dio è misericordia. 1762.

♦ Come si avvicinava il tempo per la risposta di Roma, così in Alfonso crescevano le angustie. Ora si consolava col voto di non accettare dignità; e che essendo un punto essenziale della Regola, il Papa non così volentieri lo avrebbe obbligato; ed ora si costernava, sul riflesso che il Papa, volendo, poteva obbligarlo.
♦ I timori suoi erano anche timori dei nostri: “Se il Papa vi precetta, voi che potete fare?” Ed egli chinando la testa, disse: “Sia sempre fatta la volontà di Dio”. Così agitato qual’era, non si sentiva altro ripetere in ogni momento e luogo: “Sia fatta la Divina volontà!”…
♦ Se costernato si vedeva Alfonso in Nocera, non meno agitata si vedevasi la Corte di Roma per la rinuncia ricevuta. Il Papa la prese male e si disturbò; ma vari Personaggi fattisi carichi dei motivi addotti da Alfonso, non mancarono interporsi, avendosi riguardo specialmente all’età avanzata ed agli acciacchi che soffriva…
♦ La sera del 14 marzo si vide inclinato il Papa ad accogliere la rinuncia; ma la mattina del 15, non sapendosi il perché, si ritrovò risoluto in contrario… Replicò il Papa: “Lo voglio!” e per giunta con aria papale. Il Cardinal Spinelli, sbalordito da questa novità, chinò il capo dicendo: “Dio lo vuole. Voce del papa, voce di Dio!”.
 La sera del 18 Marzo sulle ventiquattro ore si vide di nuovo in Nocera la staffetta del Nunzio. I Padri Ferrara e Mazzini fermano il messo, dissuggellano le lettere. Vedendo ferma la risoluzione del Papa, si portano da Alfonso dicendo: “Diciamo un’Ave a Maria Santissima”. Mentre la recitava, e sbalzandogli il cuore, Alfonso domandò: “Forse è ritornato il corriere?” e saputo di sì e che il Papa lo precettava, egli alzando gli occhi al cielo, e chinando con sottomissione la testa disse: “Obmutui, quoniam tu fecisti”; e concentrandosi in se stesso, soggiunse: “Questa è la volontà di Dio; Iddio mi caccia di Congregazione per li peccati miei… Non vi scordate di me, fratelli: ci abbiamo da dividere dopo esserci amati per trent’anni!”.
Così dicendo, gli manca la parola, e gli si vedono gli occhi grondanti di lacrime.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 1). –  Leggi l’originale.

“Se il Papa vi precetta, voi che potete fare?” E Alfonso chinando la testa, diceva: “Sia sempre fatta la volontà di Dio”. “Questa è la volontà di Dio; Iddio mi caccia di Congregazione per li peccati miei… Non vi scordate di me, fratelli”.