289. S. Alfonso. Vivo amante di quella Signora.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
289. S. Alfonso. Vivo amante di quella Signora.
(anima amante di Maria)
- Vivo amante di quella Signora,
ch’ha un sì dolce e sì tenero Core,
che vedendo chi cerca il suo Amore,
benchè indegno, sprezzarlo non sa. - Su del Cielo Regina Ella siede,
ma dal Cielo pietosa pur mira
chi divoto 1’amore sospira
di sua pura e celeste Beltà. - Questa Vergin sì bella e sì pura,
che dal Sommo Signore fu eletta
per sua Madre, sua Sposa diletta,
questa è quella che ‘l cor mi rubò. - Oh che un giorno vedere io potessi
tutti i cori d’amore languire
per sì bella Regina, e sentire
il suo Nome per tutto lodar! - Sicché in terra per ogni confine
risonasse con dolce armonia:
Viva, viva per sempre Maria:
viva Dio, che tanto l’amò! - Cerchi pure altro amore chi vuole:
ami pure, se amare può in pace,
altra bella, che amare a me piace
questa Bella che Dio innamorò. - Stendi dunque tua mano, o Maria,
cara mia dolce ladra d’amore:
stendi e togli dal petto il mio core,
che sospira e languisce per Te. - Tu l’infiamma in quel fuoco d’amore,
in cui vivi Tu ardendo per Dio,
e fa ch’arda felice ancor’io
nell’ amor del mio caro Gesù.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Vivo amante di quella Signora).
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