68. S. Alfonso. Uscire dalla tiepidezza spirituale, un dono di misericordia.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
68. S. Alfonso. Uscire dalla tiepidezza spirituale, un dono di misericordia.
♦ Scrive s. Bernardo che il dire: “Questo è peccato leggero, non è gran male; ma il commetterlo e compiacersene. è un male di gran conseguenza e sarà punito da Dio, secondo quanto sta scritto in s. Luca: Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche (Lc 12,47-48)”.
♦ E’ vero che anche le anime spirituali non sono esenti dalle colpe leggere; ma queste sempre più le vanno diminuendo di numero e di peso, e poi le distruggono con atti d’amore verso Dio.
Chi fa così, anche si farà santo; né i suoi difetti lo impediranno di tendere alla perfezione. Pertanto ci fa animo Blosio a non disaminarci in queste piccole cadute poichè abbiamo vari modi di sollevarcene. Ma chi tiene attacco a qualche cosa di terra e vi cade e vi torna a cadere volontariamente, senza volontà di liberarsene, come può avanzarsi nella via di Dio? L’uccello quando è libero dai lacci subito vola; ma quando è legato da ogni piccolo filo resta a giacere sulla terra. Ogni piccolo filo di attacco alla terra impedisce all’anima di avanzarsi nello spirito.
♦ Guardiamoci dunque di cadere in questo miserabile stato della tepidezza: poiché per sollevare un sacerdote da tale stato vi bisognerebbe una grazia di Dio potentissima. E non è da pensare che il Signore donerà questa grazia ad un sacerdote che lo rifiuta.
♥ Allora dirà taluno che, forse gia trovasi caduto in tale misero stato, non vi è speranza per me? Una speranza vi è: la misericordia e la potenza di Dio. E’ impossibile al tiepido il risorgere, ma il farlo risorgere non è impossibile a Dio.
♦ Ma almeno vi bisognerà il nostro desiderio? Chi non desidera neppur di risorgere, come può sperare il divino aiuto? E chi non avesse neppure questo desiderio, almeno preghi Dio che glielo conceda.
Se preghiamo e perseveriamo a pregare, il Signore ci concederà l’uno e l’altro, il desiderio o l’aiuto a risorgere.
♥ Signore, io non ho meriti per essere esaudito da voi; ma la misericordia vostra e i meriti di Gesù Cristo, o eterno Padre, sono i meriti miei.
Il ricorrere anche alla ss. Vergine è un gran mezzo per uscire dalla tepidezza.
(S. Alfonso, Selva di materie predicabili, Parte prima – Cap. V. Del danno che apporta al sacerdote la tepidezza).
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